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Reynatis – Recensione: la fantasia incontra la realtà

In un 2024 ricco di uscite nipponiche di rilievo, tra le quali spiccano Persona 3 Reload, Like a Dragon Infinite Wealth e Final Fantasy VII Rebirth, una produzione più contenuta si prepara all’approdo sul mercato, forte del supporto di alcune note figure nel panorama. Parliamo di Reynatis, un action RPG giapponese urban fantasy sviluppato da FuRyu e pubblicato da NIS America, ambizioso progetto che si ispira a The World Ends With You e Kingdom Hearts.

Il creative producer, appassionato storico proprio della saga di Disney e Square Enix, ne ha tratto ispirazione per la creazione del titolo in esame, e per l’occasione ha coinvolto nel progetto nientemeno che il celebre scenario writer Kazushige Nojima (Final Fantasy VII, Final Fantasy VIII, Final Fantasy X, Final Fantasy X-2, Kingdom Hearts) e la compositrice Yoko Shimomura (Kingdom Hearts, Xenoblade, Final Fantasy XV, Live A Live).

Parliamo di due figure chiave che hanno contribuito a rendere l’epopea crossover una delle saghe action RPG tra le più celebri e di successo nel panorama mondiale. Dati i nomi in ballo dunque, è lecito aspettarsi un titolo dagli importanti valori produttivi, ma sarà andato tutto per il verso giusto? Scopriamolo nella nostra recensione di Reynatis.

Una Shibuya governata dalla magia

Reynatis è ambientato nel 2024 a Shibuya, Tokyo, in una realtà dove esiste la magia, proibita all’uso. I protagonisti di questa storia sono Marin Kirizumi, un giovane ragazzo di 19 anni con poteri magici in cerca di libertà, e Sari Nishijima, un’ufficiale di 22 anni facente parte della M.E.A. (Magic Enforcement Administration), corpo di polizia speciale che si occupa di mantenere l’ordine nella gestione del mondo legato alla magia, dove di contraltare fa capolino la Guild, un’organizzazione nata per proteggere i cittadini del Giappone con il potere della stessa, cercando di reclutare i maghi di Shibuya. A tutto questo si aggiunge il tema della produzione di droghe illegali, che sarà un punto chiave della narrazione di Reynatis, e quello di “soppressione e liberazione”, il quale ha anche un forte impatto sul gameplay.

In tal senso, siamo dinanzi a un action RPG frenetico di stampo classico, che si differenzia da altre proposte proprio per la meccanica sopracitata. I protagonisti che impersoneremo possiedono due stati d’animo intercambiabili a piacimento in tempo reale, sia durante le esplorazioni che durante le sessioni di combattimento. Parliamo dello stato di Soppressione e quello di Liberazione, che fondamentalmente costituiscono due modalità di approccio necessarie entrambe per il corretto andamento del gameplay.

Reynatis Protagonists

Nello stato di Soppressione il personaggio cela la propria identità al mondo e gli permette di passare inosservato agli occhi dei cittadini di Shibuya, potendo così interagirvi per acquisire informazioni o quest secondarie. Durante gli scontri, questo si traduce nell’impossibilità di attaccare direttamente, potendo solo schivare e intercettare con tempismo gli attacchi nemici, il tutto per assorbire del potere che caricherà una barra specifica, la quale sancirà la durata dello stato di Liberazione. In quest’ultimo, il personaggio sblocca il suo potenziale, potendo attaccare con colpi semplici in concatenazione e utilizzare delle abilità impostabili da un menù apposito di gestione del party. Una volta esaurita la barra citata, si tornerà forzatamente allo stato di Soppressione e così via.

L’alternanza degli stati e la loro gestione è il fulcro dell’esperienza di Reynatis. Ad esempio, potremo usare lo stato di Liberazione per muoverci più velocemente per le strade di Shibuya e individuare oggetti da raccogliere altrimenti invisibili, ma ciò attirerà l’attenzione delle forze dell’ordine, che riceveranno delle segnalazioni dai cittadini fin quando non sarà schierata una vera e propria squadra speciale anti-magia per abbatterci. Questi scontri sono praticamente a senso unico, quindi è importante dosare questa meccanica, anche se cambiando area della città o trovando specifici punti appartati per nascondersi è possibile mitigare l’impatto dello stato di Liberazione.

Reynatis gameplay

L’esplorazione di Shibuya è contornata da quest secondarie di vario tenore, che non impressionano per qualità generale, punti vendita dove poter acquistare consumabili e graffiti osservabili per ottenere nuove abilità, quest’ultimi visibili a patto di avere il giusto livello al ribasso di malizia nella rispettiva area. Gli incarichi secondari sono legati a doppio filo con questa meccanica, poiché contribuiscono ad abbassare il livello di malizia favorendo la comparsa dei graffiti, detti Wizart.

Contestualmente, accumulando esperienza e salendo di livello, sarà possibile potenziare le proprie mosse, dove vediamo i vari membri dei party dei rispettivi protagonisti utilizzare dei kit di gioco molto diversi tra loro, potendo cambiare tra un personaggio all’altro in tempo reale anche nel bel mezzo dell’azione per un’efficace diversità ludica. Anche la meccanica dello stress influisce sull’andamento del gameplay, dove alcuni eventi possono alzare questo valore dei personaggi che ne incrementerà l’attacco, ma un alto valore di stress forzerà gli stessi in uno stato di Liberazione.

Reynatis Suppressed

Pad alla mano, il tutto risulta semplice e veloce, con una gestione degli scontri piuttosto naturale, al netto di un comparto tecnico arretrato che porta con sé alcune imprecisioni che non permettono al combat system di Reynatis di brillare come avrebbe potuto. Rimane comunque gradevole da sperimentare pur non potendo competere con altri esponenti del genere più blasonati.

Il prezzo della libertà

Proprio il comparto tecnico di Reynatis è il tallone d’Achille della produzione, risultando arretrato di almeno due generazioni. Se il character design risulta riconoscibile e spiccato, insieme a una Shibuya fedelmente riprodotta e piacevole da esplorare nelle sue aree delimitate, non possiamo non notare un comparto grafico datato insieme a texture e animazioni non all’altezza di questa generazione e della precedente. Le cutscene prerenderizzate sono piacevoli da ammirare quando prendono la scena a schermo, ma al subentrare del motore di gioco il tutto si appiattisce notevolmente. L’assenza poi di una localizzazione in italiano è una questione importante che a fronte di un’imponente quantità di testi resta una scelta sgraziata.

Nonostante tutto, Reynatis può vantare di un colpo d’occhio che funziona bene, e dal punto di vista delle prestazioni la versione PS5 da noi testata non ha evidenziato cali di frame, attestandosi sui 60 fps stabili in ogni occasione. Buono anche il doppiaggio in lingua giapponese e i testi tradotti in un inglese semplice e facilmente abbordabile. Il punto più alto della produzione è senz’altro raggiunto dalla colonna sonora in mano a Yoko Shimomura, riconoscibilissima nei toni, la quale riesce a richiamare atmosfere oscure ed emotive capaci di trascinare il giocatore in questa versione distopica di Tokyo con grande energia.

Reynatis MEA

Conclusioni

Reynatis mette in scena un’esperienza ludica complessivamente vetusta che potrebbe far fatica a ritagliarsi uno spazio nel grande pubblico, mirando a una nicchia di appassionati ben precisa. È un titolo sicuramente capace di incuriosire e di catturare coloro che masticano qualsiasi tipo di action RPG di stampo nipponico, dove Reynatis non rappresenta la peggior scelta ma nemmeno la migliore.

L’ispirazione del team nei confronti di alcuni capostipiti ben noti è evidente e questo in realtà è un grande plus, poiché l’atmosfera che si respira a Shibuya è sicuramente intrigante, così come le meccaniche peculiari di gioco, che forse potevano avere margine di sfruttamento migliore, ma non si può nascondere una certa ambizione dietro il progetto, sotto diversi punti di vista.

Non basta tuttavia una colonna sonora eccelsa per tenere a galla un comparto tecnico davvero troppo arretrato per considerarsi sufficiente nella nona generazione di console. Nonostante tutto, Reynatis si lascia giocare pur non eccellendo, per un’esperienza che i veri appassionati del genere potrebbero trovare stuzzicante, soprattutto in virtù dei celebri titoli a cui si ispira.

Reynatis

Voto - 6.5

6.5

Reynatis è un action RPG giapponese sviluppato da FURYU Corporation e pubblicato da NIS America, disponibile su PlayStation 5, Nintendo Switch, PlayStation 4 e PC.

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Mirko Proietti

Mirko Proietti

Videogiocatore classe '96 operativo dall'età di 3 anni. La prima esperienza con Sega Mega Drive e PlayStation in contemporanea. Prediligo il genere Platform e GDR, ma da sempre mantengo una visione a 360 gradi del panorama videoludico. Laureato in Comunicazione, cerco la completezza nella produzione del videogioco, che tendo a considerare un'arte vera e propria.

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