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La casa editrice francese Glénat abbandonerà la categorizzazione giapponese dei manga

Satoko Inaba, direttrice editoriale di Glénat, ovvero una delle principali case editrici francesi che pubblica celebri titoli manga come One Piece, Dragon Ball e Berserk, ha annunciato una svolta significativa nel loro approccio: l’abbandono dei target giapponesi tradizionali nella classificazione dei manga. In sostanza, si tratta di un approccio differente nella vendita delle opere, per precisarne il genere e categorizzarle meglio, spiegato dettagliatamente nel post del profilo Instagram ufficiale di Glénat dalla direttrice stessa.

Fino a ora, Glénat ha utilizzato dei bollini colorati per identificare i generi dei manga: verde per gli shonen, rosa per gli shojo e bordeaux per i seinen. Tuttavia, con l’evoluzione delle riviste giapponesi e il cambiamento del pubblico di riferimento, queste categorizzazioni stanno diventando sempre più limitanti e forzate, per questo motivo, hanno deciso di abbandonare le terminologie più classiche, in favore di qualcosa di più vario e anche più semplice da comprendere.

Glénat Manga target giapponesi

Quando Glénat comincerà con il nuovo metodo

Secondo quanto annunciato, il cambiamento sarà visibile con la messa in vendita di A Witch’s Life in Mongol, il primo titolo che verrà pubblicato senza le tradizionali etichette. Questo volume avrà una costina blu, il cui design si avvicina a quello dei volumi giapponesi, e sulla quarta di copertina saranno indicate tre parole chiave che descrivono i temi principali dell’opera, in questo caso: intrighi, storia e potere.

Rimanendo su A Witch’s Life in Mongol, Inaba ha sottolineato che in Giappone l’opera è pubblicata su una piattaforma digitale priva di un target specifico, ma gestita da una redazione che solitamente si occupa di riviste josei, un target inesistente nel mercato francese. In Francia, infatti, le categorie principali sono shonen (per ragazzi), shojo (per ragazze) e seinen (per adulti, senza distinzione di genere). Nonostante la volontà di abbandonare le categorizzazioni tradizionali, Glénat riconosce che i cambiamenti richiedono tempo.

Per facilitare la transizione e mantenere coerenza con i database delle librerie e dei siti web, A Witch’s Life in Mongol sarà temporaneamente classificato online come seinen, il target più adatto tra quelli attualmente in uso in Francia. Questo cambiamento rappresenta una tappa importante nella strategia di Glénat, che riflette un’attenzione crescente verso un pubblico sempre più diversificato e la necessità di una categorizzazione più flessibile e inclusiva, in linea con l’evoluzione del mercato editoriale giapponese.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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