Gli sviluppatori di Dead Rising, in una recente intervista rilasciata ad IGN, hanno palesato quelle che sembrano essere le intenzioni di Capcom per il futuro. La chiacchierata verteva naturalmente, e primariamente, su Dead Rising Deluxe Remaster, rimasterizzazione del primo titolo della serie in uscita il 19 settembre 2024. Sono emerse infatti molte informazioni su questo progetto, ma ciò che è saltato all’occhio è l’inizio della risposta del team alla domanda finale degli intervistatori.
Questa recita così: “Prima della Deluxe Remaster, la serie è rimasta dormiente dal 2016 con il quarto capitolo. I fan dovrebbero prendere la Remaster come simbolo di un ritorno del brand? C’è una possibilità per cui Capcom possa rimasterizzare altri Dead Rising o realizzare un nuovo capitolo?“. La risposta a questo quesito è stata ancor più generale, andando ben oltre l’ambito Dead Rising: “Capcom vorrebbe continuare a riprendere molte delle sue proprietà intellettuali“. A chiusura dell’intervento, il team chiarisce come, al momento, si stia concentrando primariamente sull’operazione remaster.
Molte sono le IP di Capcom valevoli di un ritorno
Il publisher di certo non è novello a progetti come remake e remaster. Basti pensare che una delle sue serie di punta, ovvero Resident Evil, ha ricevuto praticamente entrambe le operazioni appena nominate. Non dovrebbe esserci alcuna resistenza da parte di Capcom, dunque, a riprendere i propri titoli passati per dare loro nuova linfa vitale, in qualsiasi forma.
Tra l’altro, il puntuale clamore che si rileva ogni volta che un rumor fa sperare, ad esempio, in un altro Dino Crisis è simbolo dell’amore dei fan nei riguardi di queste IP ormai dormienti da troppo tempo. Onimusha, Okami, il sopracitato Dino Crisis, o titoli come Haunting Ground. Ognuna di queste proprietà intellettuali ha il suo pubblico pronto a cimentarsi in nuovi capitoli.
C’è da dire che Capcom finora è riuscita a trattare bene i suoi giochi passati, come testimonia anche il successo di RE4 remake. Possiamo ipotizzare che i vari remake di Resident Evil siano da vedersi come una sorta di “prova generale”, nonché un’operazione di monetizzazione più sicura al fine di passare, nel tempo, ad altri brand con un diverso margine di rischio. Non ci resta che attendere e vedere quali novità emergeranno dal publisher!