Dopo auto elettriche, aziende spaziali, social (fallimentari in quanto reputazione) e chip nel cervello umano, l’imprenditore Elon Musk deve avere un curriculum bello pieno, ma alle sua attività ci aggiungerà a breve anche un impegno lavorativo nel settore dell’educazione. Dal 2014 l’imprenditore sta lavorando a un progetto scolastico che si prefigge l’obiettivo di formare una generazione che in futuro saprà risolvere problemi e promuovere curiosità, creatività e pensiero critico, che oggi è conosciuto con il nome di Ad Astra.
Elon Musk apre una scuola per formare la prossima generazione
Adesso Musk si sta preparando ad aprire la prima sede fisica di Ad Astra a Bastrop, in Texas, vicino a una delle sedi della sua azienda SpaceX. L’azienda aerospaziale è stata inoltre uno dei primi palchi su cui l’imprenditore ha sfoggiato la sua idea di educazione, avendo fatto studiare i suoi figli in una delle sue sale conferenze dopo averli trasferiti da una prestigiosa scuola di Los Angeles.
Dopotutto nel 2015 l’imprenditore non aveva risparmiato critiche al sistema scolastico perché non gli piaceva il metodo d’insegnamento delle scuole normali. Musica? Educazione Fisica? Lingue? Sono tutte materie che per Musk non hanno la minima importanza perché tanto in futuro “sono cose di cui si occuperanno i robot“, quindi meglio mettere ore in cui i ragazzi devono affrontare robot armati di lanciafiamme. Come sia istruttivo questo, nessuno a parte lui lo sa.
Una sola classe come le “catene di montaggio”
Le iscrizioni Ad Astra saranno aperte fino al 1° settembre, e soltanto 48 bambini di età compresa tra i 3 e i 9 anni potranno effettivamente studiare in questa particolare scuola. Nonostante le età diverse, Musk non ha intenzione di dividere i ragazzini in classi per età, facendogli quindi frequentare la stessa classe come se fossero “in una catena di montaggio“.
Attualmente Ad Astra non ha ancora ricevuto l’approvazione degli organi competenti americani, ma Musk è convinto che sarà un successo, tanto che ha già espresso l’intenzione di aprire persino un’università. È sicuramente molto ottimista, nonostante esperimenti simili fatti da altri miliardari non siano andati proprio benissimo.