Open Fiber, una delle società leader nella posa e nella realizzazione dell’infrastruttura digitale italiana, ha annunciato la vendibilità in 16 nuovi Comuni della Penisola. L’operazione si inserisce nel piano “Italia a 1 Giga”, ossia la campagna portata avanti dal Governo per portare la connessione ultra-veloce in tutte le città italiane.
L’inizio delle operazioni di vendibilità della rete agli operatori telefonici segna l’inizio della procedure per collegare il territorio comunale all’infrastruttura digitale: infatti è proprio a seguito “vendita” della rete che i cittadini che vivono in zone non raggiunti da investimenti provati possono usufruire della connessione a internet veloce.
I Comuni in cui Open Fiber ha aperto la vendibilità dell’infrastruttura in fibra ottica
Secondo quanto reso noto da Open Fiber, sono 16 i Comuni in cui è stato disposto l’inizio delle procedure di vendibilità. Di questi, molti si concentrano nel sud Italia, soprattutto in Campania e in Sicilia, seguono quindi i Comuni del nord Italia, mentre al centro si registra solo un territorio comunale.
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Quanto ai Comuni a cui Open Fiber ha aperto la vendibilità questi sono: Agira (Enna), Bareggio (Milano), Barrafranca (Bari), Castelbuono (Palermo), Castelnuovo Cilento (Salerno), Cesinali (Avellino), Collesano (Palermo), Colliano (Salerno), Felino (Parma), Giffoni Valle Piana (Salerno), Marino (Roma), Maruggio (Taranto), Mercato San Severino (Salerno), Parabiago (Milano) e Rometta (Messina).
Appare opportuno precisare che, quando Open FIber annuncia la vendibilità di una rete in nuovi Comuni, questo non vuol dire che tali territori non fossero già coperti da un’infrastruttura digitale privata. Significa, invece, che è la prima volta che il Comune viene coperto dal piano “Italia a 1 Giga”.
Infatti, nonostante i Comuni annunciati possano essere qualificati, secondo la definizione data dal piano BUL, “area grigia” o “area nera”, non sempre tutto quanto il territorio comunale viene coperto dall’infrastruttura digitale sorta per iniziativa privata.
Di conseguenza, l’apertura delle operazioni di vendibilità rappresenta l’occasione per collegare alla rete ultra-veloce anche tutti quegli stabili non coperti dall’infrastruttura privata e quelle zone non interessate da alcun investimento perché qualificabili come aree a “fallimento di mercato”.
Con questo annuncio, Open Fiber si avvicina sempre di più all’obiettivo di collegare tutta la Penisola alla rete internet ultra-veloce.
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