Il mondo del modding ha sempre avuto un fascino particolare, permettendo ai giocatori di rivivere i loro titoli preferiti con una veste grafica rinnovata o con funzionalità inedite. Con l’introduzione del NVIDIA RTX Remix, questo processo è stato portato a un livello superiore, consentendo ai modder di rimasterizzare i classici giochi DirectX 8 e 9 con il pieno supporto del ray tracing, DLSS 3.5, asset altamente dettagliati e materiali fisicamente accurati. Questo strumento, costruito sulla base del potente NVIDIA Omniverse, comprende un renderer runtime e un’applicazione toolkit che facilita la modifica degli assets e dei materiali di gioco.
Nel 2023, NVIDIA ha compiuto un passo significativo rilasciando il runtime RTX Remix, ampliando le capacità di rendering e migliorando la compatibilità dei giochi. Ora, la casa di Santa Clara ha deciso di fare un ulteriore passo avanti, rendendo open source anche l’RTX Remix Toolkit. Questa mossa permette ai modder di migliorare ulteriormente il processo di sostituzione degli assets e di dare nuova luce alle scene, aumentando il numero di formati di file supportati e potenziando gli strumenti di intelligenza artificiale (AI) per le texture con nuovi modelli.
Uno degli aspetti più interessanti di questa nuova fase è l’integrazione delle funzionalità del RTX Remix Toolkit tramite REST API, che permette ai modder di collegare RTX Remix ad altri strumenti di creazione di contenuti digitali (DCC) come Blender, o ad applicazioni di intelligenza artificiale generativa come ComfyUI. Questa integrazione apre un mondo di possibilità, consentendo agli utenti di lavorare in sincronia con le funzioni di RTX Remix e di elaborare in massa gli asset di gioco, mantenendo al contempo un controllo minuzioso sui dettagli più piccoli. La creatività della persona diventa l’unico limite in questo contesto.
Con l’NVIDIA RTX Remix Toolkit, si va oltre il classico
Come spiegato anche nella notizia ufficiale NVIDIA, l’open sourcing del toolkit non solo permette alla community di contribuire con nuove funzionalità, ma fa sì che queste innovazioni possano essere integrate ufficialmente nelle future release di Remix, arricchendo l’esperienza di modding per tutti. Inoltre, NVIDIA ha rilasciato un SDK per il runtime RTX Remix, permettendo ai modder di implementare il renderer RTX Remix anche in altre applicazioni e giochi, andando oltre i classici DirectX 8 e 9.
Dal lancio dell’RTX Remix Toolkit all’inizio di quest’anno, oltre 20.000 modder hanno iniziato a sperimentare questo strumento, lavorando su più di 100 remaster RTX in fase di sviluppo sul server Discord di NVIDIA RTX Remix Showcase. Questa vasta partecipazione è solo l’inizio, poiché l’apertura della piattaforma Remix punta a ispirare e abilitare i modder di tutto il mondo a creare remaster RTX sempre più incredibili. Le potenzialità di rimasterizzare uno dei propri giochi classici preferiti con un aspetto migliore, sono diventate ora estremamente allettanti.
Con la disponibilità del toolkit open source, le possibilità sono infinite. Se si è interessati a realizzare la propria mod con ray tracing, è possibile scaricare la beta del NVIDIA RTX Remix e consultare i video tutorial che ti guideranno nel processo di configurazione. Il passo compiuto dall’azienda è stato importante, ma ora la palla passa alla community di appassionati, per cui non vediamo l’ora di scoprire come i modder e gli sviluppatori sfrutteranno la piattaforma RTX Remix in questa nuova forma aperta a tutti, espandendo l’ecosistema di giochi e applicazioni compatibili.