Lo scorso capitolo di Jujutsu Kaisen ha visto il protagonista Yuji Itadori utilizzare inaspettatamente l’espansione del dominio, che è al centro del nuovissimo capitolo 265, “Il giorno“, di cui sono già disponibili tutti i vari spoiler.
Lo scontro ideologico di Yuji e Sukuna
Il capitolo inizia con Yuji e Sukuna (che ha l’aspetto di quando era nel corpo del ragazzo) che passeggiano per una città, con il secondo che realizza che si trovano in uno scenario che si è venuto a creare perché Yuji voleva parlargli.
Mentre attraversano un tunnel, Yuji ricorda la sua infanzia e racconta di essere nato a Sendai e di aver vissuto nel posto in cui lui e Sukuna si trovano attualmente fino ai 7 anni, quando si è trasferito con il nonno a Sendai a causa del lavoro del padre. Tornò lì dieci anni dopo per partecipare al funerale di un amico del nonno, stupendosi di quanto negli anni la popolazione locale fosse diminuita.
I due passano poi vicino al parco dove Yuji era solito giocare, che ormai è completamente spoglio e non presenta più alcun gioco, e il ragazzo racconta un paio di episodi ironicamente sfortunati della sua infanzia. In seguito Sukuna riconosce come ajisai (le ortensie giapponesi che possono essere di diversi colori, tra cui bianco, rosa, viola e blu), stupendo Yuji, il quale non pensava che la maledizione conoscesse i fiori.
Il Re delle maledizioni dice che ha preso quest’informazione dai ricordi di Megumi Fushiguro. Il ragazzo quindi deduce che Sukuna conosca questo posto, ma lui gli dice che era disinteressato a queste informazioni.
I due continuano questa loro scampagnata e vanno a cacciare gamberi, litigando su quale sia il gambero più grande, e poi vanno prima in un grande magazzino e dopo in un campo dove Yuji era solito catturare le locuste. Yuji racconta altri episodi del suo passato e chiede a Sukuna di giocare a tiro con l’arco. Grazie alle sue esperienze nell’era Heian, Sukuna fa un tiro perfetto.
A qual punto ci viene mostrato un piccolo Yuji che racconta a Sukuna degli aneddoti invernali, tra cui quella volta in cui credette davvero che esistesse Babbo Natale perché un Natale sentì delle campanelle, salvo poi scoprire che quei rumori fossero semplicemente delle catene su una macchina.
Questo capitolo è praticamente Yuji che racconta a Sukuna la storia della sua vita, ma a una certa il Re delle Maledizioni si rompe le scatole e chiede al ragazzo di arrivare al punto. A quel punto Yuji inizia a fare un discorso filosofico sul significato della vita, dicendo che il suo pensiero sul ruolo delle persone in vita è cambiato e che ora sostiene che possa essere qualsiasi cosa, pure portare a passeggio un cane. Mentre dice questo appaiono le immagini di personaggi a lui cari che sono morti, Nanami, Junpei, Naobito, Gojo, Nobara e Choso.
Diventando ancora più filosofico, Yuji dice che il valore di una persona si trova nei frammenti di ricordi e che l’umanità non è buona o cattiva. Lui non può perdonare chi ignora questo valore e crede che gli umani non sono oggetti il cui ruolo è deciso alla nascita, riferendosi praticamente al comportamento che Sukuna ha avuto per tutta la serie. L’antagonista risponde dicendo che non ha sentito nulla durante la sua lunga spiegazione, e che ha sempre accettato le cose attorno a lui così come Yuji ha accettato la diminuzione della popolazione in città.
Sentendo questa risposta, Yuji pensa di aver fallito e chiede all’antagonista se lo odia così tanto, facendogli realizzare che il ragazzo ora prova pietà nei suoi confronti. All’improvviso appare una statua di Buddha, e lo sguardo del protagonista si fa arcigno. Il capitolo di Jujutsu Kaisen si chiude con Yuji che chiede a Sukuna di restituire Megumi in cambio della sua vita, con l’antagonista che lo minaccia di uccidere tutti coloro che gli sono cari.