Chi avrebbe mai immaginato che un cetriolo potesse diventare una star sui social? Eppure, questo è esattamente ciò che è successo grazie a Logan Moffitt, un giovane influencer canadese, più noto come “Cucumber Guy“, il quale ha costruito un impero digitale sui cetrioli e sulle moltissime ricette con cui è possibile goderseli al meglio. Moffitt ha trasformato un semplice ortaggio in un fenomeno virale, raggiungendo oltre 6 milioni di followers e sperimentando ricette innovative e irresistibili che hanno catturato l’attenzione del mondo intero.
Principalmente questi followers derivano dal suo profilo TikTok, ma anche su Instagram ha un notevole seguito, con 1.5/2 milioni di utenti che regolarmente guardano i suoi video o reel, a loro volta caratterizzati da milioni di visualizzazioni ognuno. Il titolo di Cucumber Guy emerge subito dando una semplice occhiata a questi suoi profili, dato che le copertine hanno sempre lo stesso ortaggio protagonista, proposto in combinazioni diverse e certamente appetitose.
In un’epoca digitale come la nostra, sicuramente abbiamo visto questo personaggio su qualche piattaforma, anche se magari molti non ne hanno mai conosciuto il nome, eppure il suo essere diventato virale ha provocato qualcosa che va oltre le aspettative. Logan Moffitt è stato fonte di ispirazione per tantissimi altri influencer e utenti che hanno voluto provare le sue ricette e allo stesso tempo pubblicare un video, ma la questione è andata ben oltre, diventando un problema in alcune parti del mondo.
L’effetto “Cucumber Guy” sulla domanda di cetrioli
Come abbiamo detto, questa passione per i cetrioli non si è limitata a rimanere virtuale. La popolarità di Moffitt ha avuto conseguenze molto reali, specialmente in luoghi insospettabili come l’Islanda. Qui, il fervore per le ricette del Cucumber Guy ha portato a un vero e proprio assalto ai supermercati. I cetrioli, che prima erano un normale prodotto sugli scaffali, sono diventati una merce rara e desiderata, tanto che ora sono praticamente introvabili.
La catena di supermercati islandese Kronan ha confermato che la domanda di cetrioli è cresciuta in modo esponenziale, con i consumatori che si accalcano per accaparrarsi gli ultimi pezzi disponibili. «Non riusciamo a stare al passo con la domanda», ha dichiarato un portavoce dell’azienda, sottolineando come i produttori locali stiano facendo il possibile per aumentare la produzione. Ma non è solo il cetriolo a essere diventato raro. Anche ingredienti come l’olio di sesamo e l’aceto di riso, entrambi utilizzati nelle ricette di Moffitt, sono diventati scarsi. La richiesta di questi prodotti è cresciuta di oltre il 200%, spingendo le catene di supermercati a organizzare spedizioni d’emergenza dai Paesi Bassi per tentare di far fronte alla situazione.
L’impatto di Logan Moffitt va ben oltre la cucina: ha creato un movimento globale, trasformando un ortaggio ordinario in un oggetto del desiderio e scatenando un’ondata di consumismo senza precedenti. Quello che sembra un fenomeno bizzarro è, in realtà, un esempio di come la potenza dei social media possa influenzare persino le dinamiche economiche di un intero paese, mettendo in crisi la fornitura di beni di prima necessità. Questa storia ci ricorda che, nel mondo moderno, anche un cetriolo può fare la differenza, soprattutto se dietro c’è un influencer capace di trasformare una cosa così semplice in una tendenza globale.