Con YouTube Premium è possibile scaricare i video fatti dai creator per vederseli anche offline, ma purtroppo c’è anche gente che lo fa in maniera poco legale. Infatti si è scoperto che esistono diversi siti in cui è possibile scaricare audio e video provenienti da YouTube, che sono stati prontamente segnalati all’AGCOM dalla Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale.
L’AGCOM ha bloccato dei siti che permettevano la pirateria di video YouTube
La Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI) ha rivelato tramite un comunicato stampa che l’Autorità Garante per la Comunicazione ha bloccato sei siti e i relativi domini che erano interamente dedicati alle loro versioni per mobile, per un totale di 11 risorse.
Questi siti sono definiti stream ripping, che secondo la FIMI rappresentano una delle forme di pirateria più diffuse nel nostro paese per quanto riguarda il diritto musicale. La Federazione sostiene infatti che un terzo degli stream e download illegali di musica sono effettuati tramite siti del genere, e che purtroppo queste pratiche sono in crescita: “con una media di 10 milioni di accessi dall’Italia al mese, la pratica illegale è cresciuta del 10% nel primo quadrimestre del 2024“.
Non rimane quindi che spiegare come effettivamente funzionino questi siti. Essenzialmente presentano una barra di ricerca in cui inserire il link del video di YouTube del quale si vogliono ottenere l’audio o le immagini, avviando un processo che termina praticamente con il download di uno o entrambi i contenuti della durata di pochissimi secondi.
Il blocco di sei di questi siti stream ripping è quindi assolutamente positiva, ma la battaglia per esacerbare totalmente il problema è ancora lunga. Non è infatti da sottovalutare l’ipotesi che altri siti simili possano andare online nel giro delle prossime settimane, riportando praticamente la situazione a prima del blocco fatto da AGCOM.
Chissà se la piattaforma anti-pirateria che sostituirà il controverso Piracy Shield – che saluterà tutti a fine anno dopo praticamente neanche un anno di attività – lotterà anche contro siti simili o si dedicherà soltanto a proteggere gli eventi sportivi.
