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I migliori anime della stagione primaverile 2024

Primavera, primavera… Porti sempre tante serie interessanti che spesso è davvero difficile considerarti la stagione peggiore dell’anno. E anche in questo 2024 non hai fatto da meno, portando anche delle belle sorprese che inizialmente non sembravano essere granché dai trailer (ma come si suol dire, mai giudicare una serie dalla sua anteprima).

Anche se dall’introduzione potesse sembrare il contrario, in realtà scegliere i nostri anime preferiti di questa stagione è stato davvero facile. Come fatto con la stagione invernale, conteremo soltanto le serie concluse. Ma ora bando alle ciance e andiamo a esplorare i titoli selezionati.

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Girls Band Cry

  • Tratto da: Opera originale;
  • Autore originale: Toei Animation;
  • Regista: Kazuo Sakai;
  • Studio: Toei Animation;
  • Numero episodi: 13;
  • Piattaforma: Non Licenziato (fansub).

Di anime sulle band ne vediamo ormai sempre di più e anche Toei Animation, uno degli studi più importanti del Giappone non poteva non tirarne fuori una tutta sua, ossia Girls Band Cry. La serie – animata con una davvero ottima cg che mostra il fianco solo quando ci sono spezzoni animati in 2D – racconta la storia di 5 ragazze affrante da diverse vicissitudini che formano la band Togenashi Togeari in un punto incerto della loro vita.

La storia ideata da Jukki Hanada si rivela più profonda di quanto possa inizialmente sembrare, e mostra quanto la musica possa essere una forza potente in grado di guidare le nostre vite verso un qualcosa di migliore, e che bisogna credere sempre nelle proprie scelte e nei propri ideali e accettarne anche le conseguenze positive o negative che siano. L’unico peccato è che non tutte e cinque le protagoniste siano esplorate così bene, ma si spera che la popolarità ottenuta in Giappone dia l’idea di fare una seconda stagione (sperando che per alora la serie sia distribuita anche all’estero).

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Sound! Euphonium 3

  • Tratto da: Serie di romanzi;
  • Autore originale: Ayano Takeda;
  • Regista: Tatsuya Ishihara;
  • Studio: Kyoto Animation;
  • Numero episodi: 13;
  • Piattaforma: Crunchyroll.

L’ultimo anno di liceo rappresenta una fase importante per la vita di tutti noi, e la terza stagione di Sound! Euphonium lo mostra perfettamente. In questa terza stagione vediamo una Kumiko ormai al terzo e ultimo anno di liceo nel ruolo di presidentessa della banda del Kitauji, e oltre a gestire le attività assieme a Reina e Shuichi, deve affrontare anche e dubbi e indecisioni su cosa fare del suo futuro. Che cosa voglio fare in futuro? (non preoccuparti Kumiko, anche io a 27 anni a volte non ho idea di cosa fare della mia vita, ma non autocommiseriamoci).

L’arrivo nella scuola della dotata suonatrice di eufonio Mayu Kuroe mette in moto degli avvenimenti che faranno compiere a Kumiko un’ulteriore crescita fino a capire per cosa si sente portata. Inutile dire che come le due stagioni precedenti, questa rimane meravigliosa, con risvolto agrodolci e inaspettati capaci di sganciarti un pugno allo stomaco. Unica pecca probabilmente l’assenza di diverse esibizioni rispetto alle precedenti stagioni.

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Dungeon Food

  • Tratto da: Manga;
  • Autore originale: Ryoko Kui;
  • Regista: Yoshihiro Miyajima;
  • Studio: Trigger;
  • Numero episodi: 24;
  • Piattaforma: Netflix (anche doppiata).

Dungeon Food parte come una commedia a tratti grottesca, ma via via che va avanti inizia a diventare anche serio e oscuro. La nuova creatura prodotta in casa Trigger si dimostra davvero divertente da vedere sia grazie ai personaggi carismatici che compongono il cast principale sia a una qualità tecnica davvero sopraffina.

Molto ben curato poi il world building del dungeon e del mondo in sé, che va a rendere la narrazione molto più ricca “di proteine”. E voi siete pronti a mangiare un bel mostro? Io, come Marcille, ne farei volentieri a meno…

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La medusa non sa nuotare nella notte – Jellyfish Can’t Swim in the Night

  • Tratto da: Opera originale;
  • Autore originale: JELEE;
  • Regista: Ryo Takeshita;
  • Studio: Doga Kobo;
  • Numero episodi: 12;
  • Piattaforma: Anime Generation (Amazon Prime Video).

Doga Kobo ha festeggiato quest’anno il suo cinquantesimo anniversario con un anime originale, La medusa non sa nuotare nella notte. Questa serie diretta da Ryo Takeshita racconta fondamentalmente la storia di quattro giovani ragazze che iniziano a lavorare su un progetto musicale di nome JELEE: l’aspirante disegnatrice Mahiru, la ex idol Kano, la studentessa di musica Kimura-chan e la vtuber Kiui/Ryugasaki Nox.

Questa storia dal sapore urbano ci trasporta in una Shibuya che nel primo episodio si mostra affascinante grazie all’atmosfera notturna (che poi svanisce in poco tempo), mostrando quanto sia difficile alle volte riuscire a essere accettati o notati dagli altri per quello che siamo. Il racconto dà un’evoluzione dei personaggi tutto sommato convincente, anche se si mostra forse eccessivamente buonista nei confronti del mondo dello spettacolo giapponese. Anche la conclusione risulta eccessivamente affrettata sia per gli eventi quanto per le relazioni tra alcuni personaggi, e sono convinto che avrebbe avuto bisogno di un episodio in più.

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Train to the End of the World

  • Tratto da: Opera originale;
  • Autore originale: apogeego;
  • Regista: Tsutomu Mizushima;
  • Studio: EMT Squared;
  • Numero episodi: 12;
  • Piattaforma: Crunchyroll.

I complottisti avevano ragione: la rete è il male! In Train to the End of the World ci troviamo in un Giappone post-apocalittico ormai profondamente cambiato dopo l’attivazione della rete 7G, che ha reso il mondo un posto bizzarro e gli abitanti animali, statue, personaggi fittizi, lilipuzziani eccetera. Qui quattro ragazza e un cane viaggiano a bordo di un treno per raggiungere Ikebukuro, dove sembrerebbe trovarsi una vecchia amica.

La storia alla fin fine è anche semplice e ruota attorno all’amicizia, ma fin dal primo episodio la serie mostra una gran inventiva in molti dei suoi ambiti (anche se mostra più di un fianco sul lato tecnico) e fondo magistralmente il coming of age a elementi horror e grotteschi.

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Tonari no Yokai-san

  • Tratto da: Manga;
  • Autore originale: noho;
  • Regista: Aimi Yamauchi;
  • Studio: Liden Films;
  • Numero episodi: 13;
  • Piattaforma: Crunchyroll.

Tonari no Youkai-san è uno slice of life ambientato in un universo dove gli uomini convivono fianco a fianco con le creature fantastiche in un idillio molto curioso. Caratterizzato da una narrazione dolce ma al contempo abbastanza drammatica, la serie rappresenta alla fine un inno all’immaginazione e alla vita tramite le storie dei diversi personaggi che compongono il cast (specialmente il nekomata Buchio, il tengu Jiro e la bambina umana Mutsumi) senza snobbare i personaggi secondari.

In certi attimi potrebbe sembrare un purr purr rid di vari elementi, andando a toccare inaspettatamente anche elementi fantascientifici come gli universi alternativi, crisi dimensionali e così via. E a differenza di tante altre serie prodotte di recente presso Liden Film, risulta persino gradevole persino dal lato tecnico.

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KonoSuba 3

  • Tratto da: Light Novel;
  • Autore originale: Natsume Akatsuki;
  • Regista: Takaomi Kanasaki, Yujiro Abe;
  • Studio: Drive;
  • Numero episodi: 11;
  • Piattaforma: Non licenziata (fansub).

Quale sequel di isekai mettiamo tra i migliori della stagione, Mushoku Tensei 2? That Time I Got Reincarnated as a Slime 3? Ma no, ovviamente ci mettiamo KonoSuba. Dopo uno spin-off su Megumin abbastanza sottotono, KonoSuba è tornato con la sua terza stagione, risultando divertente come sempre grazie al cast di protagonisti e comprimari, soprattutto il sommo… Anzi, il divino Kazuma.

La terza stagione della serie è inoltre quella più incentrata su Darkness, e porta a conclusione diverse sotto trame legate alla sua famiglia. Ovviamente non voglio dire che né MushokuSlime non siano meritevoli di promozione (anche se di Mushoku ci sarebbe da parlare di certi elementi), ma la terza stagione di KonoSuba riesce a dimostrarsi un sequel divertente e anche tecnicamente valido. Si spera che in futuro avremo anche una quarta stagione!

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Leggi anche Estate 2024 | Gli anime consigliati dalla redazione.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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