Il recente confronto televisivo tra Donald Trump e Joe Biden ha reso palese davanti a tutti che ormai Biden non può più sostenere il suo ruolo da presidente della nazione più potente al mondo. Infatti in questi giorni sono in molti a sostenere che Biden dovrebbe abbandonare la corsa al secondo mandato da presidente per far subentrare altri candidati del partito Democratico.
Abigail Disney e altri finanziatori vogliono il ritiro di Biden
Tra i sostenitori dei democratici che non intendono più sostenere la campagna presidenziale di Biden c’è Abigail Disney, pronipote di Walt Disney nonché una dei maggiori finanziatori del Partito Democratico e dei comitati elettorali legati all’attuale presidente. Disney è certa che se l’attuale presidente non si ritirerà dalle elezioni, i Democratici perderanno contro Trump e ci saranno conseguenze potenzialmente disastrose per le sorti dell’America.
Dire questo non è una mancanza di rispetto nei confronti di Biden, in quanto Disney sostiene che sia un brav’uomo che ha servito bene il paese, ma la posta in gioco è troppo alta. Per lei l’attuale vicepresidente Kamala Harris potrebbe essere una buona alternativa a battere Trump, anche perché nei sondaggi ha persino più consensi del suo superiore.
Il Guardian ha rivelato che ci sono altri finanziatori democratici che la pensano come Disney, anche se sono pochi (tra essi anche Reed Hastings di Netflix e il filantropo Gideon Stein). Il New York Times ha invece riferito che una manciata di finanziatori (tra cui diversi esponenti di Wall Street e della Silicon Valley) stanno lavorando per creare un fondo di garanzia chiamato “Next Generation Pac“, che conterrà 100 milioni di dollari destinati a un candidato alternativo a Biden.
Damon Lindelof (sceneggiatore dell’acclamata serie Lost) ha invece proposto un “DEMbargo“, ossia la sospensione dei finanziamenti al Partito Democratico fino a quando Biden non si ritirerà dalla corsa presidenziale, cosa che diversi finanziatori hanno già iniziato a fare. I comitati a sostegno dell’attuale presidente hanno già trovato una soluzione tramite una raccolta fondi, ma probabilmente non basterà a tenere in piedi la campagna del presidente Biden.