La compagnia giapponese TDK Corporation ha prodotto diversi materiali per aziende come Apple, ma ora potrebbe aver prodotto qualcosa di rivoluzionario. DI recente ha infatti prodotto un nuovo materiale per CeraCharge, una batteria allo stato solido di prossima generazione che si dice abbia una potenza di 1.000 Wh/L, praticamente 100 volte in più della densità d’energia di una batteria allo stato solido solitamente prodotta dall’azienda.
La nuova e potente batteria prodotta da TDK renderebbe alcuni dispositivi più sicuri
CeraCharge potrebbe sostituire le batterie a bottone attualmente impiegate in dispositivi quali le cuffie wireless, gli apparecchi uditivi e gli smartwatch. Per produrre un materiale con un’energia superiore alle altre batterie prodotte in massa, TDK ha usato degli elettroliti solidi a base di ossido e degli anodi in lega di litio.
Gli elettroliti solidi a base di ossido rendono le batterie estremamente sicure da usare, soprattutto in accessori che sono pensati per essere proprio indossati dalle persone come quelli sopra menzionati. Con questa tecnologia poi TDK andrebbe a rispettare le regolamentazioni europee.
In Europa infatti ora si chiede di cambiare le batterie a bottone dei dispositivi con delle batterie che siano ricaricabili in modo da buttare meno batterie e ridurre di conseguenza l’impatto che il loro smaltimento avrebbe sull’ambiente.
Al momento CeraCharge non sta ancora venendo prodotta in massa, in quanto TDK si sta concentrando sulla progettazione delle sue celle e della struttura del pacchetto. Inoltre l’azienda ha intenzione di far aumentare un paio di cose: la capacità delle batterie tramite una tecnologia di laminazione multipiano e la sua gamma di temperature operative utilizzando le tecnologie di produzione della progettazione che l’azienda ha accumulato finora.
TDK è stata fondata una novantina di anni fa come Tokyo Denki Kagaku Kogyo K.K. e inizialmente era un’azienda specializzata nelle ferrite. Ha iniziato a occuparsi di componenti elettronici solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, e ora è una delle principali aziende del settore. L’azienda produce anche microfoni e possiede pure di un museo dedicato alla sua storia in uno degli stabilimenti abbandonati.
