Il celebre gioco da tavolo Catan ha ricevuto una nuova versione che, in un certo senso, si potrebbe definire “green”. Infatti, i giocatori non solo dovranno combattere tra di loro nella corsa allo sviluppo dell’isola di gioco, ma dovranno tenere anche conto dei pericoli derivanti dalla crisi climatica.
La nuova versione del noto gioco da tavolo creato da Klaus Teuber, chiamato Catan: New Energies, metterà di fronte ai giocatori la minaccia del cambiamento climatico globale. Starà a questi cercare di minimizzare i danni provocati dal cambiamento del clima attraverso la ricerca, per l’appunto, di nuove forme di energia.
Catan: New Energie, lo spettro del cambiamento climatico
La versione di Catan: New Energie, uscita la scorsa settimana, introduce alcuni cambiamenti alle regole classiche: lo sviluppo di strade, settori produttivi, città, scambi e via discorrendo resta l’obiettivo primario, eppure viene introdotto il cambiamento climatica come seria minaccia al progresso dei giocatori.
In questa versione di Catan ambientata nel 21° secolo, i giocatori si troveranno a fare i conti con le conseguenze derivanti dal massiccio utilizzo di fonti inquinanti, da una parte, e dal progressivo sviluppo antropocentrico dei centri urbani, dall’altro.
Conseguenze, queste, che possono mandare a monte l’intera partita. I giocatori quindi sono messi davanti a un bivio: continuare a far progredire la loro civiltà, rischiando però così di gettare le basi per un collasso climatico, oppure porre un freno al processo di industrializzazione, salvaguardando così il pianeta.
In realtà, Catan: New Energies, come d’altronde suggerisce il nome, offre anche una terza strada, ossia investire in soluzioni “rinnovabili”, certamente più onerose rispetto alle loro controparti “inquinanti”, così da far progredire la società senza innalzare il rischio di crisi climatica.
Secondo Benjamin Teuber, figlio di Klaus Teuber e co-creatore delle nuove meccaniche di gioco, i giocatori sono costretti a fare delle scelte che possono influenzare l’intera partita: se infatti un giocare, costruendo molte città e metropoli, porta troppo in alto il punteggio di cambiamento climatico il gioco termina per tutti.
Allo stesso tempo, però, le azioni di questo giocatore possono essere contrastate dalle azioni di un altro giocatore che, ad esempio, ha costruito fonti rinnovabili di energia o ha puntato a riforestare il territorio. In ottica più realistica, le persone riunite al tavolo sono costrette a scendere a patti tra loro per non far finire il gioco anzitempo e per non diminuire le loro chance di vittoria.
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