Lo Studio Gainax è stato per lungo tempo uno degli studi d’animazione giapponese più noti al pubblico grazie a serie quali Nadia – Il mistero della pietra azzurra, Neon Genesis Evangelion e Sfondamento dei cieli Gurren Lagann e alle numerose controversie economiche e non che hanno accompagnato la sua storia sin dalla fondazione nei primi anni ’80.
Storia della Gainax in breve
Lo studio è stato fondato con il nome Daicon Films dai compagni di università nonché amici Hideaki Anno, Yoshiyuki Sadamoto, Hiroyuki Yamaga, Takami Akai, Yasuhiro Takeda, Shinji Higuchi e Toshio Okada (aka Otaking), che hanno fatto conoscere il loro valore con i corti Daicon III (1981) e Daicon IV (1983). In essi una ragazza combatte diversi mostri, creature e robot provenienti da opere popolari in quel periodo come Gundam, Ultraman e Star Wars.
Dopo il cambio di nome in Gainax alla fine del 1984, sono stati prodotti anime ormai considerati classici come il film Le ali di Honneamise e le serie OAV Punta al Top! Gunbuster e Otaku no Video. Nadia – Il mistero della pietra azzurra è stata la prima serie televisiva prodotta dallo studio e diretta da Anno, anche se ha avuto una produzione un po’ problematica. Inoltre negli anni il rapporto di amicizia tra i fondatori si è deteriorato man mano, mentre alle casse dello studio si stavano accumulando sempre più debiti.
Il successo di Neon Genesis Evangelon nel 1995 ha dato un po’ di sollievo alle casse dello studio, anche se il CEO di allora Takeshi Sawamura e il commercialista Yoshikatsu Iwasaki avevano nascosto al fisco un bel po’ di soldi, cosa che ha portato al loro arresto per frode nel 1999.
Anche gli anni 2000 non sono stati tanto tranquilli, nonostante successi come il già citato Sfondamento dei cieli Gurren Lagann. Hideaki Anno ha lasciato lo studio nel 2006 per fondare poi la sua attuale casa di produzione, Khara, mentre il team dietro Gurren Lagann se n’è andato nel 2011 dopo l’uscita di Panty & Stocking with Garterbelt per formare lo Studio Trigger.
I primi anni 2010 hanno visto lo studio produrre serie di dubbia qualità – come le due stagioni di Medaka Box e Stella Jogakuin Koutouka C3-Bun – e annunciare progetti che poi non hanno mai visto la luce tra cui una trilogia di film basati sul Leijiverse e una serie originale sullo scuba diving (per non parlare poi del continuo spettro del sequel di Honneamise, Uru in Blue). Nella seconda metà del decennio è inoltre diventata un meme per il suo debutto nel business agricolo con le coltivazioni di pomodori. Nel 2020 poi è stato arrestato un altro presidente dello studio, anche se non per crimini legati al denaro: aveva infatti abusato sessualmente di una minorenne.
Il suo studio sussidiario Fukushima Gainax è stato poi comprato dal Kinoshita Group e ora è conosciuto con il nome Gaina, che è rimasto attivo nel mondo dell’animazione producendo serie come The Yakuza’s Guide to Babysitting e l’imminente Grendizer U.
Gainax dichiara bancarotta
A ben 9 anni dalla produzione della serie ONA Wish Upon the Pleiades, Gainax ha dichiarato ufficialmente la bancarotta lo scorso 29 maggio. L’annuncio è stato dato oggi in un comunicato ufficiale sul sito dell’azienda, che cita tra le cause del fallimento i diversi debiti contratti nel corso della sua attività.
Ma i diritti delle opere di Gainax ora che fine faranno? La Khara sta aiutando lo studio a trasferire i diritti delle opere alle società e gli individui che saranno ritenuti più idonei. Una cosa già tecnicamente successa negli scorsi anni con i diritti di Gurren Lagann e Panty & Stocking, che sono stati dati a Trigger.