Dal 2018 a oggi, la piattaforma di streaming sportivo di Dazn si è affermata sempre di più in Italia, arrivando addirittura ad aggiudicarsi i diritti per la Serie A calcistica per diversi anni a venire, ma non sono di certo mancate le lamentele da parte del pubblico, così come le indiscrezioni da parte di personaggi esterni alla vicenda. Il più recente ad aver commentato lo stato dell’azienda è stato Fabrizio Corona, il quale non si è risparmiato con le parole, definendo l’azienda “sull’orlo del fallimento” e in totale confusione, con una strategia difficile da attuare per il futuro.
I responsabili di Dazn, tuttavia, hanno voluto smentire rapidamente queste affermazioni, sostenendo di avere in programma un piano ben definito per il prossimo ciclo, volta a valorizzare la Seria A (ovvero il loro prodotto di punta) e a offrire un’esperienza sempre migliore per l’utente, migliorando il concetto di “studio sportivo” e cercando di ribaltare le accuse di trovarsi in una situazione dove non riescono a fornire una qualità del prodotto ed editoriale adeguata. Di seguito, ecco le dichiarazione fatte per Dazn.
Dalla prossima stagione calcistica, DAZN baserà le sue attività produttive nel moderno e tecnologico Innovation Hub di NVP a Cologno Monzese (Milano) dove implementerà una tecnologia innovativa già impiegata nel settore host broadcasting e delle OTT per la produzione di oltre 5.000 eventi tra cui le partite di Serie A, le Olimpiadi, il circuito mondiale femminile di Tennis WTA. Si parla di una copertura stadio-centrica dei pre e post-partita, oltre all’introduzione di uno studio virtuale con tecnologie di realtà virtuale e aumentata che rivoluzionerà l’analisi, il dibattito e l’interattività del racconto delle giornate di Serie A.
La traiettoria di business del gruppo, riportata dai media stessi, riflette un percorso sempre più accelerato di crescita, che registra anno su anno incrementi di ricavi che nel 2023 hanno raggiunto i 3,2 miliardi di dollari, segno che gli investimenti uniti a una efficiente gestione dei costi stanno generando risultati tangibili.
Eppure Dazn è in piena ristrutturazione
Nonostante le dichiarazioni incoraggianti, qualcosa nell’azienda sta cambiando, dato che è stata prontamente iniziata una vera e propria riorganizzazione interna. Stando a quanto riportato da Italia Oggi, è stata avviata una mediazione sindacale a seguito di questa riorganizzazione, dove lo scopo è quello di ridurre i costi di gestione: una mossa che ha allontanato diversi professionisti ed esperti del settore, portando i già citati dubbi sul mantenimento della qualità dei contenuti.
Menzioniamo l’abbandono nel mese di marzo 2024 del responsabile dell’area extra-dirette, Federico Casotti, dopo 11 anni, o nel 2021 di Marco Cattaneo, ma per questa ristrutturazione è previsto l’abbandono di altri volti noti, ovvero Stefano Borghi, Ciro Ferrara, Alessandro Matri, Giampaolo Pazzini e Luca Toni. Coloro sicuri di rimanere sono Pierluigi Pardo, Diletta Leotta, Massimo Ambrosini, Andrea Stramaccioni, Andrea Barzagli e Giorgia Rossi.
Tutti questi tagli ai dipendenti e ai contenuti editoriali potrebbero andare in contrasto con le dichiarazioni, dato che sono comunque gli indicatori di questa già citata crisi. Va sottolineato che finora gli stipendi sono stati pagati con regolarità, senza problematiche, ma in ogni caso c’è una certa preoccupazione tra i giornalisti interni e i freelancer che lavorano per Dazn per via di queste riduzioni, dato che potrebbero essere i prossimi diretti interessati.