Siamo arrivati nuovamente a quel momento dell’anno. L’uscita del titolo annuale di casa Codemasters e EA dedicato al pinnacolo del motorsport: F1 24. Il gioco a dire il vero esce un po’ prima rispetto a quanto siamo abituati, in un trend iniziato da qualche anno che pian piano sta cercando di avvicinare l’uscita del titolo all’inizio della stagione reale di F1.
F1 24 riparte dalle ottime basi di un capitolo come F1 23 che era riuscito a mettere d’accordo tutti, dai giocatori più “casual” ai giocatori impegnati negli e-sport. Un gioco solido e divertente da giocare, che regalava un’esperienza sim-cade decisamente soddisfacente.
Ma Codemasters e EA hanno deciso di non continuare su questa solida strada. Oltre alle aggiunte nelle modalità e al gameplay, è stato completamente rivoluzionato il modello di guida, trasformando completamente il gioco. Una scelta che avrà pagato? Noi abbiamo provato in questi giorni il titolo su PS5 e vogliamo parlarvene in questa recensione. Iniziamo.
Messa a punto necessaria per F1 24
Il modello fisico e il nuovo sistema delle sospensioni di F1 24 sono il cambiamento maggiore rispetto al precedente capitolo: quello che più ha fatto rumore sin dalle beta del gioco e, forse, quello che non andava fatto. F1 23, infatti, aveva soddisfatto moltissimi utenti riuscendo a trovare i favori sia dei giocatori più “casual” che di coloro impegnati in campionati ed eventi e-sport.
Nonostante questo ottimo livello di equilibrio trovato con il suo sim-cade, Codemasters ha deciso di stravolgere tutto quest’anno. Ciò ha portato a un modello di guida molto strano per gran parte dei giocatori e a uno praticamente disastroso per i giocatori competitivi. Le monoposto in F1 24 si presentano veramente troppo stabili e puntate sull’anteriore. Giocando con un volante i giocatori hanno subito notato come sia praticamente impossibile perdere la vettura, anche accelerando al massimo, ad esempio, in fase di partenza o persino con gomme da asciutto sul bagnato. Le vetture sono talmente puntate e stabili che per andare forte sul gioco attuale la cosa migliore è affrontare le curve praticamente in “drift”. Per questo motivo non sono mancati i paragoni sin da subito con F1 2011 e F1 2014, due dei titoli meno riusciti di Codemasters con modelli fisici davvero problematici.
Le vetture risultano talmente stabili da aver reso i cordoli praticamente inutili. Il modo in cui le monoposto reagivano al passaggio sui cordoli è stato quasi sempre un punto di forza dei titoli di casa Codemasters. Quest’anno però è possibile lanciarsi a tutta velocità su cordoli e dissuasori senza che la macchina si scomponga neanche un po’. Il cordolo di Barcellona in curva 8? La saponetta per eccellenza di curva 5 in Ungheria? Entrambi innocui e incapaci di rappresentare una minaccia per la vostra monoposto.
Tutti questi difetti portano via il piacere stesso di giocare, dato che il modello di guida arcade non è assolutamente soddisfacente e costringe a guidare in modo innaturale per essere efficienti.
La situazione risulta un po’ diversa se si gioca con il controller. Seppur anche in questo caso la monoposto risulta molto stabile rispetto agli scorsi anni, bisognerà dosare meglio acceleratore e freno per evitare di perdere il controllo. Per assurdo giocando con il controller si ha un’esperienza di gioco forse migliore.
Da diversi anni ormai è chiaro che per Codemasters ed EA sia importante rendere il titolo accessibile al giocatore appassionato di F1 che vuole solo gettarsi in pista senza cercare la perfezione e senza dover acquistare un volante. E questa è una via giusta e comprensibile per un titolo su licenza ufficiale che deve rivolgersi a un pubblico ampio e variegato. Mai come quest’anno però si è mancata la messa a punto del modello fisico e non si è riusciti a trovare un equilibrio. A dimostrazione di ciò lo sviluppatore ha già annunciato che tra circa un mese arriverà un aggiornamento importante al modello di guida.
Alcune note positive da fare sulla guida ci sono però. Anche molto positive. La gestione dell’usura gomme e della temperatura non è mai stata così buona e permette davvero al giocatore di giocare di strategia. Gestire le proprie gomme per allungare lo stint il più possibile è ora disponibile e, anzi, necessario. La differenza tra un set di gomme nuove o usurate si sente davvero.
Altra nota positiva è la gestione dell’ERS, la parte elettrica della nostra power unit. Codemasters è infatti tornata al modello di alcuni capitoli fa, permettendo una gestione completa dell’ERS. Non più solo la modalità sorpasso, ma anche quella Hot Lap e Nessuna. Ciò ci permetterà di gestire non solo l’energia ma, indirettamente, anche il nostro carburante.
Speriamo che questi pregi non vengano intaccati dall’aggiornamento della fisica che arriverà tra circa un mese. Aggiustare un problema andando a perdere i punti di forza esistenti non sarebbe veramente una soluzione.
Una carriera più ricca per sentirsi più protagonisti
A far crescere il rimpianto verso il modello di guida ci pensa la carriera pilota rinnovata di F1 24. Il team di Codemasters è infatti tornato a mettere mano alla modalità carriera pilota dopo diversi anni. Nonostante non si possa parlare di un vero e proprio stravolgimento come quello avvenuto nell’ormai lontano 2016, le novità sono diverse e riescono a rendere più ricca la carriera. Esse permettono a questa carriera rinnovata di far sentire ancora di più protagonista il giocatore, aiutando il gioco di ruolo che ci porta a diventare leggende di questo sport. Ma anche a riscrivere storie già scritte.
Da quest’anno per la prima volta sarà infatti possibile giocare la carriera nei panni di un pilota reale o di una leggenda del passato. Riportare in pista il leone Mansell oppure prendere i panni di Nico Hulkenberg per fargli conquistare il primo podio in carriera. Tutte opzioni che possono dare una spinta diversa al vostro modo di vivere la carriera.
Se nel pratico ogni weekend di gara si svolge uguale al passato, con i programmi di prova durante le prove libere, qualifiche e gara, è stato aggiunto un contorno che arricchisce il nostro percorso. Da quest’anno il nostro pilota sarà soggetto a un sistema di riconoscimento, che andrà a influenzare le nostre possibilità. Legato alle nostre statistiche, questo sistema entrerà in gioco durante le trattative per il contratto, permettendoci di ottenere accordi migliori od offerte da team rivali. Ma soprattutto ci metterà in una posizione di vantaggio rispetto al compagno di squadra. Infatti, il pilota con maggiore riconoscimento nella scuderia potrà indirizzare e scegliere prima gli aggiornamenti da apportare durante lo sviluppo della vettura.
Anche il sistema della rivalità è stato rivisto. In F1 24, oltre alla classica rivalità con il compagno di squadra, avremo anche una rivalità legata a un pilota particolarmente vicino a noi nella classifica del mondiale e una di valutazione. Quest’ultima andrà a crearsi con quei piloti simili a noi per statistiche.
Altra novità di quest’anno sono gli specialisti. Queste figure ci daranno alcuni obiettivi per il weekend da gara, come completare un dato numero di programmi di prova o raggiungere una certa posizione in gara. Completandoli otterremo importanti bonus per lo sviluppo.
Queste piccole aggiunte, come anche il sistema di riconoscimenti in carriera (fare un certo numero di pole, vincere il mondiale ecc.), vanno a rendere l’esperienza più ricca e permettono un’immersione maggiore nell’esperienza.
Sfortunatamente quest’anno il gioco è nuovamente privo della modalità storia. Tornata lo scorso anno offriva un’esperienza narrativa interessante, un po’ in stile Drive to Survive, che garantiva alcune ore diverse. Al suo posto arriva però la nuova carriera sfide. Questa modalità ci permetterà di partecipare a delle mini carriere in multiplayer asincrono con altri giocatori, nei panni di uno dei piloti reali. Queste mini carriere saranno degli eventi periodici, in cui potremo partecipare per ottenere premi e scalare le classifiche. Un’aggiunta molto interessante e che offre un’alternativa a chi non vuole impegnarsi in una carriera completa.
Tra piccoli aggiornamenti grafici e la solita IA
Sfortunatamente anche quest’anno F1 24 è uscito anche sulle console di vecchia generazione. La volontà di non abbandonare la base installata delle vecchie console è una scelta che da ormai qualche anno sta impedendo al titolo di casa Codemasters di fare un salto tecnico importante. Il gioco non è graficamente brutto, ma ha ormai da tre titoli raggiunto il suo limite e la sensazione di giocare “lo stesso gioco” si inizia a far sentire.
Con F1 24 è arrivato un aggiornamento importante ai modelli dei piloti, ora molto più somiglianti e realistici. Ma anche in questo caso non parliamo esattamente di un livello altissimo, semplicemente ciò che avevamo prima era riconducibile all’inizio della scorsa generazione. E soprattutto se ben si presentano in certe fasi, in altri anche questi modelli non restituiscono un ottimo impatto.
A ricevere un aggiornamento davvero eccellente sono stati invece i circuiti di Spa e di Silverstone. I due tracciati sono ora estremamente fedeli alle controparti reali, dagli avvallamenti nell’asfalto ai cordoli. Un lavoro davvero gradito che speriamo possa interessare nei prossimi capitoli tutti i circuiti, dato che lo stacco ora si avverte ancora di più. Anche il circuito di Jeddah e quello di Losail hanno ricevuto dei piccoli aggiornamenti, rendendo il contorno della pista più fedele e curato.
A essere rimasta ancora una volta ferma è invece l’IA dei nostri avversari. Continua a offrire prestazioni incostanti tra qualifica e gara e a guidare come su binari senza cambi di traiettorie. E, sopratutto, continua occasionalmente ad affrontare le curve come se il giocatore non fosse all’interno o all’esterno, causando incidenti totalmente evitabili. In generale non commette veri e propri errori di guida, rendendo praticamente vane le funzioni di Safety Car e le bandiere rosse, dato che non capiteranno praticamente mai.
Durante la nostra prova ci è inoltre capitato un bug non indifferente. Durante una gara di F2 iniziata in condizioni di bagnato estremo, non solo l’IA è partita con gomme da asciutto, ma ha portato avanti la strategia con gomme slick fino alla fine, montando gomme dure al pit-stop. Insomma, il lavoro da fare non riguarda solo la fisica.
Fermarsi e riflettere
F1 24 è probabilmente uno dei lanci peggiori di Codemasters. Il gioco, forte della base solida e delle aggiunte alla modalità carriera, non è assolutamente un fallimento. Allo stesso tempo è innegabile che un gioco di corse con un modello di guida non soddisfacente ha un grave problema da risolvere. Come detto, il team ha già dichiarato che apporterà degli importanti cambiamenti alla fisica di gioco, che speriamo possano risollevare la situazione. Ma ad oggi le belle idee della carriera, i nuovi circuiti e la carriera sfide non risollevano un titolo nettamente sotto tono rispetto al predecessore.
F1 24
Voto - 6.8
6.8
VOTO
F1 24 non riesce a tenere il passo del suo predecessore e si presenta alla partenza con un modello di guida che non diverte, vanificando l'ottimo lavoro fatto nel rinnovare la carriera