Non dovrebbe sorprendere più di tanto il lettore il doversi ricordare alcuni personaggi dei vari archi di Dragon Ball, dato il loro ampio numero che, negli anni, è solo aumentato, introducendo nuovi volti nell’opera e spesso anche nuovi preferiti dal pubblico. Tra i personaggi femminili, forse tra i meno conosciuti, almeno per quanto riguarda la serie di Dragon Ball Z, troviamo Lunch, la ragazza dai capelli blu con una particolarità importante, ovvero il suo cambiare facilmente personalità.
Il personaggio fu introdotto nella prima serie originale, con il nome italiano di Laura nel doppiaggio di Mediaset, ma nella community ha un nome differente e con la stessa ispirazione al cibo che contraddistingue tutti i personaggi. Viene infatti chiamata Lunch/Lanch/Lench, soprattutto nella versione manga, e l’abbiamo conosciuta come domestica del Maestro Muten, dopo che i giovanissimi Goku e Crilin l’hanno salvata, inconsapevoli del suo segreto criminale.
Alla ragazza, infatti, basta uno starnuto per cambiare completamente personalità, passando dall’avere i capelli blu ed essere una fanciulla dolce e premurosa, al diventare bionda, con uno sguardo truce e molto aggressiva, più nota per le sue risse e per le sue rapine. Non è una combattente di arti marziali come i nostri protagonisti, ma sfrutta bocche di fuoco per attaccare e difendersi, ma è la sua iconica dinamica a farci ricordare di lei, con un design interessante che spesso viene anche riproposto in versione cosplay.
Una doppia rappresentazione
Nonostante ci sia soltanto un cambio di colore dei capelli e di grandezza degli occhi, all’apparenza sembra che ci sia stato un cambiamento importante quando ci troviamo davanti il secondo personaggio, il quale passa da gracile e indifeso, a vivace tipetto in grado di malmenare uomini grandi il doppio di lei, come accadde con i membri del Red Ribbon. Proprio questo impatto con un piccolo cambiamento è ciò che ha provato a ricreare la cosplayer di oggi di origini asiatiche, mostrandosi nei panni della ragazza dal doppio volto in un ambiente quasi militare, molto adatto a quelle che sono le sue origini in Dragon Ball, quando l’abbiamo incontrata per la prima volta.
Non solo viene mostrata un’ottima abilità fotografica, ma anche un portamento adatto a rappresentare il personaggio, con la ragazza che ha interpretato facilmente entrambe le sue versioni, con cura ai dettagli nonostante si tratti di un outfit abbastanza semplice da realizzare, in quella che può essere considerata una testimonianza di quanto ci voglia poco per entrare a far parte di un mondo espansivo come quello di Dragon Ball e lasciare un segno semplicemente mettendosi in posa.
