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Dei cani robot armati stanno venendo testati dai marines statunitensi

Poche settimane fa vi abbiamo parlato di Thermonator, il cane robot prodotto dall’azienda statunitense Throwflame che ha montato sulla schiena un lanciafiamme ARC alimentato a benzina o napalm. Un vero e proprio cane robot armato che si può acquistare come guardia della propria casa (perché sì, è legale in ben 48 stati del continente americano) ma che di certo potrebbe pesino essere impiegato nell’esercito statunitense.

I Marines e i cani robot

Il Comando delle Forze Speciali dei Marines (MARSOC) ha testato in passato dei cani robot armati di lanciarazzi da diverso tempo, e ora hanno come obiettivo quello di addestrare dei cani robot militare di nuova generazione da impiegare anche in missioni di ricognizione o sorveglianza. Questi robot sono sviluppati dall’azienda Ghost Robotics, e potrebbero essere anche armati di fucili per attacchi a distanza.

Nel concreto, il MARSOC sta al momento testando due modelli di cani robot (o Q-UGV), che sono armati basati con il sistema d’arma remoto Sentry delle Onyx Industries. Il Comando ha assicurato che questi robot non potranno in alcun modo attaccare autonomamente, in quanto l’utilizzo delle armi sarà scelto da un operatore umano.

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Con l’intelligenza artificiale di Sentry riusciranno a tracciare e rilevare automaticamente persone, droni e veicoli nei suoi paraggi, che saranno poi segnalati come possibili bersagli all’operatore umano che si occupa delle loro operazioni.

Il MARSOC ha dichiarato che i sistemi d’arma sono solo uno dei tanti modi in cui un cane robot può essere impiegati sul campo, ma questo non basta a rassicurare i più scettici. C’è infatti chi teme che andando avanti questi robot con AI diventino sempre più autonomi, e persino gli esperti sostengono che la presenza di un operatore umano dietro questi robot potrebbe diminuire in futuro.

Una cosa è certa: come accaduto con l’impiego dei droni militari, anche l’utilizzo dei cani robot finirà per cambiare il modo in cui si combattono le guerre. Non è poi da sottovalutare l’utilizo di tecnologie simili da parte della polizia o altri corpi.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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