L’annuncio della nuova edizione di Pandora Hearts, capolavoro di Jun Mochizuki concluso da più di cinque anni ormai, ha sorpreso tutti: tra i fan di vecchia data, già in possesso della prima edizione ma che guardavano con una certa invidia i nostri cugini inglesi in possesso di una Perfect Edition in tutto e per tutto, ai nuovi fan che desideravano recuperare l’opera attirati da The Case Study of Vanitas (seconda opera della Mochizuki, edita sempre da Star Comics) ma impossibilitati a farlo a causa della difficile reperibilità di alcuni volumi.
A partire da questo mese, però, finalmente la situazione cambierà e Star Comics ha deciso di regalarci una nuovissima edizione dedicata al titolo che racchiude due volumi in uno e che pertanto dovrebbe essere completa con 12 volumi invece dei 24 standard. I volumi contengono anche tutte le pagine a colori già presenti nel vecchio formato, copertine e retro rivisti con diversi dettagli dorati in rilievo: insomma, la New Edition di Pandora Hearts per soli 12,90 euro è una vera e propria gioia per gli occhi.
Della qualità del titolo in sé vi abbiamo già parlato in un precedente articolo e, anche se personalmente non ho dubbi che ognuno di voi possa innamorarsi dell’universo narrativo di Jun Mochizuki, cercherò comunque di fornirvi qualche elemento in più in grado di convincervi ad acquistare l’opera.
Lo spettacolare tratto di Jun Mochizuki
Il primo degli elementi di pregio di Pandora Hearts è sicuramente l’incredibile tratto dell’autrice Jun Mochizuki, che grazie a questa New Edition potrete apprezzare ancora meglio con un formato decisamente più grande rispetto al precedente e in grado di valorizzare ancora di più i disegni.
Tra spettacolari ambientazioni, personaggi iper riconoscibili, unici e dettagliati ed un’espressività fuori dal comune, ma senza mettere da parte scene d’azione dinamiche e reattive, la Mochizuki è probabilmente una delle disegnatrici più capaci del panorama giapponese odierno.
Intreccio dettagliato e mai banale
Chi ha già visto o letto The Case Study of Vanitas ne è perfettamente consapevole, ma uno dei grandissimi talenti di Jun Mochizuki è quello di riuscire a creare una storia appassionante, mai banale e in cui ogni singolo tassello alla fine riuscirà ad entrare perfettamente nel puzzle.
Anni fa, Pandora Hearts veniva definito come un manga complesso in cui, per numerosi volumi, si capisce ben poco: non intendo nascondere la verità di ciò, ma il punto sta proprio nel fatto che lo spiazzamento del lettore è perfettamente volontario proprio per cercare di creare l’intreccio migliore possibile. I misteri non sono mai inseriti senza motivo e tutto, man mano, troverà la sua spiegazione e risulterà corrente visto nell’insieme finale.
I personaggi
Il più grande punto di forza della scrittura di Jun Mochizuki è sicuramente la sua capacità di creare personaggi vivi, realistici, ben approfonditi, tutti diversi e tutti altrettanto memorabili tra di loro. All’interno di Pandora Hearts non troverete nessuno che non abbia almeno un capitolo dedicato, neppure i personaggi secondari sono abbandonati a se stessi ma anzi ognuno di loro è ben costruito e caratterizzato e riuscirà, in quasi egual misura rispetto ai protagonisti, a rimanere impresso nella mente e nel cuore di tutti i lettori.
