Heineken e Bodega hanno annunciato una collaborazione per produrre un telefono cellulare pieghevole come quelli che andavano di moda nei primi anni 2000, senza app e sena connessione a internet: il Boring Phone (letteralmente “Telefono Noioso“). Da dove è nata l’idea di creare un telefono così nostalgico?
Alla base ci sono due motivi. Il primo riguarda il fatto che il 90% dei Millennials e della Generazione Z negli Stati Uniti e nel Regno Unito sono inclini al doom scrolling (scorrimento infinito di video e altri contenuti sui loro cellulari) anche in contesti sociali, nonostante il 32% ha ammesso che vorrebbe passare più tempo senza guardare il cellulare. Il secondo riguarda invece l’ascesa dello stile Newtro (ossia un’unione dell’estetica retrò e quella moderna) e il desiderio di far vivere alle nuove generazioni un telefono d’altri tempi che probabilmente non conoscono.
Oliver Mak, co-fondatore di Bodega, ha dichiarato che “Gli smartphone possono essere troppo interessanti, quindi volevamo progettarne uno noioso”. Ed effettivamente ci sono riusciti, ma ad alcuni sono venuti alcuni dubbi sull’originalità dell’idea. Esistono aziende come Punkt che da anni si sono specializzate nella produzione di telefoni simili, conosciuti anche come “dumb phone” (“telefoni stupidi“).
Il Boring Phone di Heineken e Bodega è un Nokia?
Inoltre sembra che il Boring Phone non sia un esperimento di design Newtro o un telefono nuovo, ma semplicemente un Nokia 2780 Flip. Stando a Domus Web il Boring Phone non ha quasi nessuna differenza da un Nokia 2780 Flip se non nella scocca esterna trasparente e nello schermo monocromatico. Tranquilli, Heineken e Bodega non hanno rubato niente: la somiglianza tra il Boring Phone e quel telefono Nokia si deve al fatto che le due aziende si sono appoggiate alla proprietaria del noto marchio di telefoni, la finlandese HMD, per produrlo.
E se adesso desiderate avere tra le mani un Boring Phone… Non potrete comprarlo. Sono stati prodotti ben 5000 esemplari del telefono, ma nessuno di essi sarà mai messo in vendita. Sembra dunque che la vera intenzione delle due aziende fosse più far parlare di sé che rispettare i motivi rivelati pubblicamente.