L’influencer prodigio Chiara Ferragni inizia a fare i conti con gli effetti del Balocco-gate, lo scandalo che le è costato, oltre a salatissime multe, anche buona parte della sua reputazione commerciale e social. La riunione degli esperti di crisi ha decretato il prossimo passo per l’influencer cremonese: rifocillare le casse della Fenice srl con un’iniezione di ben 6 milioni di euro. Ma non sarà facile come sembra.
I 6 milioni da racimolare serviranno a rafforzare il patrimonio netto della Fenice srl, che era stato intaccato dal drastico crollo finanziario registrato negli ultimi mesi; si parla di un “tuffo” corrispondente al 40% dei ricavi. Per raccogliere una somma così imponente, Chiara Ferragni sarà costretta a cercare nuovi soci da coinvolgere nella sua attività, ma dopo la sentenza del tribunale di Torino riguardo i pandori Balocco ed il conseguente danno d’immagine, la viabilità di questa strategia non è così scontata.
Tra multe e risarcimenti, Chiara Ferragni sta lentamente ricominciando a comparire in pubblico (l’ultima volta a Venezia imitando Lady Diana), però la sua presenza ha perso di magnetismo. Per prima Safilo, poi Coca Cola, ma anche Monnalisa e Pigna; molti sponsor ghiottissimi hanno deciso di allontanarsi dal marchio dell’occhio socchiuso per non essere associati alle numerose pratiche commerciali che le autorità stanno ancora prendendo in esame (ad esempio il caso sulle uova di pasqua firmate).
I consigli degli esperti a Chiara Ferragni
La videochiamata per rispondere alla crisi in cui si trova Fenice srl ha coinvolto tre legali dello studio legale Gianni&Origoni, un ente che si occupa di diritto societario a livello internazionale, oltre che un esperto di Antitrust, un penalista, e un consulente di moda.
Assieme a Chiara Ferragni, il team di esperti ha redatto una serie di strategie per rimettere in piedi la Fenice srl, tenendo in considerazione molteplici esiti possibili delle indagini che coinvolgono l’influencer. Ad ogni modo sono state stimate perdite future tra 1 e 3 milioni di euro, dovute appunto alla fuga degli sponsor che potrebbe anche aggravarsi in base al risultato dei procedimenti penali.
In questo momento la priorità assoluta è convincere nuovi soci a salire sulla barca di Chiara Ferragni anche se questa galleggia a pochi centimetri dal pelo dell’acqua. Per sfortuna dell’influencer, l’azienda, che conta circa 30 dipendenti, si occupa di “prestare” ad altre aziende il marchio Ferragni. Tra le beghe finanziarie e i problemi sentimentali con Fedez, è proprio il valore di questo marchio ad essere colato a picco; e secondo un documento pubblicato da Open, potrebbe essere stata Chiara Ferragni stessa ad azzopparsi, facendosi valutare “al ribasso” nel 2023.
