Il finale di One Piece è un evento che divide i fan dell’opera di Eiichiro Oda. Infatti, ci sono due sentimenti verso la conclusione del manga. Da un lato, sono in molti ad aspetterla con moltissimo hype: dopo 26 anni (quasi 27), l’opera di Oda è giusto che abbia una degna conclusione. Dall’altro alto, però, i fan non sono pronti a un mondo anime e manga senza più One Piece. Milioni di lettori sono cresciuti con questo titolo: sarà molto triste non vedere più nuovi capitoli del manga.
Anche se il finale dell’opera di Oda non sembra mai arrivare, non dovrebbero mancare molti anni. Secondo Netflix, l’autore avrebbe indicato il “2025” come l’anno del finale di One Piece. Ma in base alle pause e agli impegni di Oda, è molto difficile che il manga finisca il prossimo anno. Senza contare gli ultimi eventi della saga di Egghead, i quali ci hanno sì portato più vicino al finale del manga; ma, allo stesso tempo, hanno aggiunto moltissima carne al fuoco, che necessiterà di molti altri capitoli per essere spiegata.
Parlando proprio di Egghead, al momento ci troviamo con il capitolo 1113: l’uscita su Manga Plus è prevista per domani, ma tra mercoledì e giovedì sono usciti già gli spoiler e le immagini del capitolo. Con il 1113 abbiamo assistito a una delle rivelazioni più importanti di tutto il manga: il mondo di One Piece sta affondando. Con questa singola frase, decine e decine di nodi stanno venendo al pettine: ci sono tantissime cose inserite da Oda in 26 anni di manga che iniziano ad acquistare senso. Una in particolare, anticipata dall’autore pochi anni fa: parliamo dell’importanza della terra sacra Marijoa, della sua posizione peculiare e del nome del castello Pangea.
Pangea e il “Diluvio universale”
Quasi 10 mesi fa vi avevamo parlato di Marijoa, la terra sacra del mondo di One Piece e sede del Governo Mondiale. In un passaggio avevamo richiamato alla memoria una SBS del volume 91 molto particolare. Un fan aveva chiesto a Oda se il castello Pangea a Marijoa ha preso il nome proprio dall’omonimo “Supercontinente”. Il mangaka aveva risposto con un “sì“, senza però scendere nei dettagli o spiegarne il significato. Ebbene: Oda non lo ha ancora fatto, ma la rivelazione del capitolo 1113 potrebbe aver “svelato” tale mistero.
Per andare dritti al sodo, è possibile che il Governo Mondiale abbia scelto Marijoa proprio per la sua posizione centrale e sopraelevata, così da evitare l’inabissamento del resto del mondo di One Piece. Il primo ad aver suggerito l’importanza della terra sacra è stato Doflamingo, durante la saga di Dressorsa. In quell’occasione, l’ex Imperatore aveva svelato che “800 anni fa” venti famiglie si sono trasferite “al centro del mondo”, e lì hanno fondato un “unico potere”: il Governo Mondiale.
La scelta non sarebbe stata casuale. Marijoa si trovava al centro di questo supercontinente tipo Pangea. A un certo punto, 800 anni fa il mare ha iniziato a reclamare gran parte delle terre emerse, lasciandoci solo le isole della Grand Line e il continente della Red Line. Probabilmente solo il Im-sama e i componenti del Governo Mondiale sapevano di questo destino: motivo per cui, i nobili hanno costruito il castello e la terra sacra in punto così elevato
E qui sorge un dubbio: ma l’inabissamento del mondo di One Piece è frutto di fenomeni naturali? Oppure è provocato artificialmente dal Governo Mondiale o Im-Sama? La seconda opzione sembra la più probabile: ciò spiegherebbe la spiegazione del Regno antico e altri elementi del mondo di One Piece (la debolezza dei Frutti del Diavolo, per esempio). Ad ogni modo, queste domande potrebbe avere un risposta definitiva nei prossimi capitoli: già nel 1114 potremmo assistere alla continuazione del video messaggio di Vegapunk.