Il ministero guidato da Salvini è seriamente intenzionato ad apportare una rivoluzione per quanto riguarda le autostrade sul nostro territorio e il riassetto delle concessioni. In particolare l’obiettivo sarebbe quello di gestirle al meglio, limitando la confusione e i continui adeguamenti di prezzo dei pedaggi: da qui il via libera per la creazione di Autostrade dello Stato, l’ente a cui potrebbe essere assegnato un ruolo centrale in tutta la questione.
L’idea non è una novità ed è stata spesso discussa, ma a quanto pare adesso si sta lavorando seriamente per introdurre vari meccanismi per stabilizzare i costi dei pedaggi, facendo gravare su di loro i disservizi o la manutenzione, ma anche cose come il traffico o l’assenza della terza corsia di sorpasso. Secondo quanto riferito dal ministero e riportato, con breve segmento video delle dichiarazioni, da IlSole24Ore, si starebbe lavorando a una riforma organica.
Lavoriamo a una riforma che possa permettere una equa perequazione economica all’interno dell’intera rete autostradale e consentire i necessari investimenti, per riportare alla piena efficienza funzionale le infrastrutture in tempi certi, con una definizione inderogabile dei rischi e dei soggetti che devono accollarseli, nel pieno rispetto dell’apertura del mercato e della concorrenza. Cambieranno le regole e l’idea del governo è quella di andare verso una tariffa unica nazionale, quindi avere pedaggi chilometrici analoghi per gli utenti e ponderati per i gestori. Questo consentirà di ottimizzare meglio i flussi di traffico sulle varie arterie
Concessioni e investimenti sulle autostrade
L’interesse più ambizioso, anche in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, riguarda la riorganizzazione a livello normativo dell’intero meccanismo delle concessioni, rafforzando <<il ruolo della parte pubblica come concedente e migliorare gli strumenti di governance>>. Tuttavia, questo processo potrebbe non coinvolgere direttamente le concessioni attuali, in quanto alcune stanno per scadere e c’è la volontà di compiere altre manovre.
Generalmente la rete di autostrade è gestita da 25 concessionari di varie dimensioni per un totale di 5.886 Km. In merito è altrettanto importante la questione degli investimenti e della manutenzione della rete stessa, cosa per cui, secondo il Def, è prevista una spesa di 38.338 miliardi al ribasso e con possibilità di essere maggiorata per l’inflazione e per l’aggiornamento alle nuove norme tecniche e di sicurezza.
Proprio a causa di questi investimenti, i gestori sono un po’ scettici. Una tariffa omogenea sui pedaggi delle autostrade deve tener conto del motivo principale per cui attualmente i prezzi vengono differenziati, ovvero il mantenimento delle singole infrastrutture e le risorse utilizzate. Dove si dovrebbero ricercare i vari miliardi da recuperare per rimettere a posto la rete? Forse Autostrade dello Stato potrebbe essere la chiave per rivedere il tutto, ma la sensazione è che c’è bisogno di fare ancora delle necessarie analisi e prendere delle precauzioni importanti, prima di procedere su qualsiasi strada.