Si diceva che l’occhio umano non potesse vedere più di 30 frame al secondo, ma a quanto pare non è vero per tutti. Esistono infatti persone che sarebbero in grado di vedere un numero elevato di frame al secondo, come dimostrato da un recente studio sul movimento della luce intitolato “The speed of sight: Individual variation in critical flicker fusion thresholds” (“La velocità della vista: variazione individuale della soglia critica di fusione dello sfarfallio“).
Lo studio – pubblicato di recente sulla rivista scientifica Plos One – illustra un esperimento in cui le persone partecipanti sono state messe ad osservare una luce che sfarfallava velocemente. A loro è stato chiesto di identificare quanto il fascio di luce rimanesse costante, e le risposte cambiavano a seconda dell’individuo interpellato.
Alcuni hanno ammesso di percepire la luce come un fascio costante mentre lampeggiava a 35 volte al secondo, mentre altri hanno rivelato di vederla tremolare a una velocità di 60 o più volte al secondo. Gli scienziati hanno replicato l’esperimento più volte con gli stessi individui, riuscendo a determinare che coloro che vedevano il tremolio a una velocità elevata riuscivano a farlo più volte di fila.
Vedere più, frame al secondo è un vantaggio, ma la percezione può essere allenata
Si tratta di un risultato strabiliante che può essere applicato anche al mondo videoludico, ma bisogna tenere conto del fatto che vedere il movimento della luce è ben diverso dal vedere un insieme di immagini che si muovono a schermo. Gli scienziati hanno confermato che le immagini in movimento richiamano l’attenzione di sistemi visivi diversi rispetto a quelli impiegati per vedere la luce.
Il neurobiologo Kevin Mitchell ha dichiarato che le differenze nella percezione della velocità di percezione diventino importanti in situazioni dove è necessario seguire degli oggetti in rapido movimento 8come nello sport) o delle scene che si susseguono velocemente (come in diversi videogiochi), perché le persone che ne hanno una alta avranno un vantaggio su tutti gli altri ancor prima di iniziare a giocare.
Chi ne ha una bassa non deve scoraggiarsi: la percezione visiva non rimane comunque la stessa per tutta la vita, quindi basta allenarsi per migliorarla.