Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, molte aziende hanno lasciato il suolo del paese, tra cui anche molte aziende videoludiche. Nel paese è infatti impossibile acquistare una PlayStation o una XBox, e inizialmente era stata resa legale dal governo la pirateria informatica di videogiochi e non solo. In seguito, il Cremlino ha avviato una campagna per sostituire tutti i brand occidentali con brand ideati nel paese, e adesso ha ordinato anche la produzione di una console completamente russa.
Stando a quanto si legge nei piani ufficiali del Cremlino, è stata richiesta la produzione di una console fissa e portatile e la creazione di un sistema operativo e di un sistema in cloud che fornisca la fornitura di giochi e programmi agli utenti. Alla guida del progetto c’è il primo ministro russo Mishustin Mikhail Vladirimovich.
Le difficoltà del progetto della Russia
Gli ordini non parlano di realizzare una console con specifiche caratteristiche tecniche, quindi non si richiede una console capace di rivaleggiare in termini di potenza e grafica quelle dell’attuale generazione. Questo processo potrebbe essere abbastanza facile, considerato che la Russia potrebbe anche appoggiarsi ai suoi alleati in Cina, dove diversi produttori hanno già realizzato degli hardware pronti da usare con poche modifiche estetiche.
Anche per i sistemi operativi il Cremlino potrebbe affidarsi ai numerosi software open source. La cosa più complicata potrebbe essere la produzione di un’infrastruttura moderna in grado di gestire la vendita, la distribuzione, il download degli aggiornamenti dei giochi, i quali vanno sviluppati. Sicuramente la Russia non vorrà creare una console che faccia girare giochi che gli è impossibile avere se non tramite la pirateria, quindi è logico pensare che ci saranno soltanto giochi sviluppati da studi russi (come ad esempio Atomic Heart).
Da gestire anche il supporto ai clienti e la gestione dei pagamenti. Per ora infatti il Cremlino dovrà valutare se questa strada è percorribile, e le indagini dovranno essere svolte entro giugno. L’opinione di diversi esperti mette un ulteriore difficoltà a questo piano.
Un esperto ha spiegato al giornale russo Kommersant che nel paese non ci sono persone che hanno competenze e risorse necessarie per realizzare una console. Un altro ha invece aggiunto che per creare un ecosistema completo ci vorrebbero tra i 5 e i 10 anni e un ingente investimento che preverrebbe cifre dai 50 ai 100 milioni di dollari.