Le carte Pokémon sono forse la parte del franchise più esposta a truffe e pratiche commerciali scorrette. D’altronde le carte vendono un sacco, e tra di esse ce ne sono alcune soggette al bagarinaggio che vengono rivendute online a prezzi davvero esorbitanti. In questi anni abbiamo visto un boom di queste pratiche con tantissime carte full art, che negli ultimi set sono diventate davvero molto ambite, sia per la loro rarità che per gli ottimi artwork realizzati dagli artisti che collaborano con The Pokémon Company.
Negli ultimi anni diverse persone hanno quindi pensato di sfruttare la popolarità delle carte dei mostriciattoli tascabili per truffare la gente, creando delle carte false. Queste ultime sono sempre circolate in giro, tanto che a volte vengono persino vendute in negozi specializzati o finiscono per essere considerate vere anche se non lo sono.
Le truffe di carte Pokémon più famose e il recente caso dei sequestri a Rieti
Una delle truffe più famose è sicuramente quella fatta ai danni di Logan Paul nel 2022, che ha pagato milioni di dollari per un rarissimo box della prima espansione del gioco di carte che poi conteneva soltanto carte di G.I. Joe senza alcun valore effetivo.
Questo tipo di truffe stanno aumentando anche nel nostro paese, e negli ultimi anni le autorità ne hanno sventate diverse. Purtroppo non sono riusciti a fare molto per il ragazzo che a maggio 2023 dove un ragazzo ha venduto la sua collezione per 19 mila euro, che si sono rivelati poi dei soldi del Monopoli.
Negli ultimi giorni c’è stato un altro caso di carte false, ma per fortuna nessuno dovrebbe esser stato ancora truffato. La Guardia di Finanza di Rieti ha svolto dei controlli volti a contrastare l’abusivismo commerciale e le contraffazioni di carte, arrivando a sequestrare ben 30 mila carte Pokémon false presso negozi e venditori ambulanti che visitano le fiere del comune laziale. Le autorità sono riusciti a salvare dei futuri compratori, che senza i controlli sarebbero finiti per comprare delle carte contraffatte senza saperlo.