Fortnite indubbiamente uno dei prodotti più remunerativi di casa Epic Games, giocato da milioni di giocatori e soprattutto protagonista di un gigantesco numero di collaborazioni che continuano a essere proposte e a far parlare di sé, assieme alle numerosissime iniziative volte a espandere in maniera indefinita il mondo di gioco con versioni e modalità alternative, come per esempio la versione LEGO.
La community di Fortnite è composta da giocatori di tutte le età e non è una novità che anche i giovanissimi si divertono a lanciarsi nella competizione offerta dal Battle Royale, ma un lato molto negativo è che senza una necessaria supervisione, può capitare che alcune persone con cattive intenzioni tentino di approcciarli. Essendo le partite molto varie e in grado di offrire avversari sempre diversi, purtroppo esiste la concreta possibilità di trovare dei soggetti non intenzionati a vincere la partita, ma bensì con altri scopi in mente.
Uno di questi è un residente della città di Ohio chiamato Nicholas Ranieri. Si tratta di un ragazzo di 27 anni il quale ultimamente è finito sui notiziari per essere stato arrestato a causa di uno schema messo a punto per attirare ragazzi minorenni su Fortnite e su altri giochi, convincendoli a compiere degli atti scandalosi per il suo intrattenimento. Un piano adesso finalmente interrotto dall’FBI e dalle forze dell’ordine.
Dettagli sull’arresto del ragazzo di Fortnite
A diffondere la notizia dell’arresto di Nicholas Ranieri è stato lo sceriffo di Scioto County in Ohio in una dichiarazione fatta ai giornali locali, dove rivelava che il suo ufficio era stato contattato dall’FBI in merito a una investigazione per un caso di pedopornografia e abuso di minori da parte di questo utente di 27 anni. La collaborazione tra le forze dell’ordine locali e l’FBI ha portato all’ottenimento di un mandato di perquisizione nell’abitazione di Ranieri, dove alla fine è stato arrestato.
Secondo l’investigazione, il ragazzo utilizzava videogiochi online come Fortnite, assieme a tanti altri popolari soprattutto tra i più giovani, come ad esempio Roblox, per adescare ragazzini in tenera età con la promessa di regalargli giochi, console oppure oggetti a pagamento presenti all’interno dei negozi online. Tuttavia in cambio chiedeva alla vittima di esporsi in situazioni a sfondo sessuale attraverso delle videochiamate effettuate su Zoom.
A seguito dell’arresto, sono stati sequestrati tutti gli oggetti collegati al caso, quali piattaforme console, il suo computer personale e il suo cellulare, dove tra l’altro sono state rinvenute oscenità compiute da soggetti di età minorile e altro materiale simile, entrambi pronti per la diffusione. Attualmente la cauzione ammonta a 125.000 dollari per pedopornografia e condivisione di materiale dannoso per i giovani ma, secondo l’investigazione, non sono ancora arrivati alla fine del caso e potrebbero esserci delle accuse addizionali, volte ad aumentare la pena.