Poche settimane fa la polizia giapponese ha arrestato due persone straniere, uno sconosciuto e l’imprenditore Samir Musa (CEO dell’azienda Japan Deal World, che vende gadget legati ai manga), per aver diffuso in rete delle immagini dei capitoli di manga pubblicati sulla rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha prima dell’uscita ufficiale della rivista. Il caso aveva gettato caos tra i leaker dei manga, tanto che alcuni gridavano anche alla “fine dei leak del mercoledì“, che però non c’è stata.
I leaker di WeeklyShonen Jump arrestati di nuovo
I due leaker sono stati rilasciati dalla polizia giapponese dopo pochi giorni, ma la storia era tutt’altro che conclusa. La polizia ha infatti scoperto che Musa e il suo complice avevano postato online dei leak di manga pubblicati sulla rivista Weekly Shonen Magazine dell’editore Kodansha. Al momento non è stato reso pubblico il nome dei manga che i due avrebbero leakkato online, ma si specula sul fatto che uno di essi possa essere Blue Lock.
I due sono stati arrestati di nuovo. I due hanno infatti pubblicato online scan di questi manga il 3 settembre 2023 e il 13 gennaio di quest’anno. Avrebbero inoltre riprodotto alcune immagini ufficiali cinque giorni prima della loro uscita su rivista. Stando a quanto riportato dalla NHK, Musa si è dichiarato colpevole di queste nuove accuse. La casa editrice Kodansha non ha ancora rilasciato una dichiarazione sull’accaduto.
In effetti online c’era qualcuno che speculava riguardo questo nuovo arresto e come fosse più legato alle indagini già in corso che a un crimine avvenuto in queste settimane. La polizia sta inoltre ancora cercando dei possibili complici, la cui esistenza non è confermata.
Bisogna vedere come si comporteranno gli altri leaker questa volta, se smetteranno di postare o se continueranno a fare quello che fanno sempre infischiandosene del secondo arresto dei due. Considerato come sono andate le cose finora, la seconda opzione rappresenta lo scenario più probabile. La lotta alla pirateria in Giappone sta continuando da diverso tempo, ma ci sono ancora tanti passi da fare per eliminare completamente il problema.
