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Dune Parte 2 – La Recensione

Dune Parte 2 è in arrivo nelle sale italiane il prossimo 28 Febbraio 2024 per portare a conclusione la storia tratta dal primo volume del Ciclo di Dune di Frank Herbert. La Parte 1, arrivata sul mercato cinematografico nel 2021, diretta sempre da Denis Villeneuve aveva conquistato buona parte di pubblico e critica portandosi a casa anche 6 statuette degli Oscar, su dieci candidature.

Il film del 2021 si impegnava a raccontare la prima metà della storia narrata nell’acclamato romanzo fantascientifico, pubblicato nel 1965 dallo scrittore statunitense Frank Herbert, in cui viene introdotto il protagonista Paul Atreidis, interpretato da Timothée Chalamet, insieme all’importanza del suo ruolo, e al suo destino già scritto, nell’universo in cui è ambientata la vicenda.

La Parte 2 è un vero e proprio “secondo tempo” che riprende la narrazione esattamente dove si era interrotta e che non si discosta in quasi alcun modo, né narrativo né tecnico, da ciò che abbiamo visto nel 2021 rendendo quasi superflua la recensione di un’opera che andrebbe inevitabilmente analizzata nella sua interezza. Nonostante questo ci sono diverse cose da dire su questa pellicola e ringraziamo Warner Bros. per averci invitato all’ anteprima.

Dune Parte 2

Dune Parte 2 – La storia continua

Come anticipato in apertura, e come molti già sapranno, la Parte 2 di Dune procede nel racconto della storia di Paul Atreidis e della sua famiglia dopo gli eventi narrati nella prima parte della storia. Evitando spoiler sulla trama, possiamo dire che le vicende che vedono protagonista Paul continuano direttamente da dove le avevamo lasciate in una seconda parte che si concentrerà molto di più sul suo rapporto con il popolo dei Fremen e con un destino che sembra inevitabile per il giovane che ha l’onere di portare il titolo di “Eletto”, almeno secondo le credenze popolari e religiose delle forze in campo.

Il movente principale che anima le azioni del ragazzo è sempre la vendetta che si intreccia, ora più ardentemente, con l’amore e con la fede. Il racconto, che vede nella componente epica il suo punto di forza maggiore, procede con ritmo compassato con una calma narrativa che fa bene alla trama e permette allo spettatore di orientarsi nel complesso universo creato da Herbert che è popolato da innumerevoli personaggi importanti e in cui i ruoli della fede e della politica sono sul procinto di cambiare il corso della storia.

Dune Parte 2 Chamalet

La bravura di Villeneuve sta proprio nel riuscire a trasporre sullo schermo cinematografico la stessa atmosfera e la stessa complessità narrativa del primo romanzo del Ciclo di Dune, rispettando lo spettatore e rendendo il tutto facilmente comprensibile. Allo stesso tempo il ritmo della narrazione subisce degli stacchi netti in alcuni punti che, in completa antitesi con la linearità di tutto il resto, si fanno notare prepotentemente e spezzano una narrazione che cerca di prendersi tutto il tempo possibile per raccontare le cose per bene ma che, inevitabilmente, non può farlo nel poco tempo a disposizione.

Sembrerà assurdo che un film della durata di 2 ore e 45 minuti, e che tratti solo la seconda parte di una storia, non riesca a mantenere un equilibrio narrativo costante e che la sensazione finale sia quella di aver visto un film, per certi versi, incompleto e addirittura affrettato in alcuni punti specifici.

C’è da specificare che tutto ciò non rovina particolarmente l’esperienza, rompendo comunque in minima parte l’immersione e la continuità del racconto, che viene sorretta più di ogni altra cosa dalla realizzazione tecnica.

Dune Parte 2

Anche Dune Parte 2 è uno spettacolo per gli occhi

Così come succede nella Parte 1, anche in questo “secondo tempo” il team creativo mette in scena un’opera che visivamente riesce a lasciare lo spettatore a bocca aperta con una costanza notevole. A partire dalla realizzazione degli ambienti, dei mezzi di trasporti, dei popoli e dei protagonisti, tutto in Dune è magnetico per gli occhi. Non c’è niente che non convinca da questo punto di vista e da premiare assolutamente è l’impegno (e la bravura) dei reparti tecnici di fotografia, scenografia, costumi, sonoro ed effetti speciali.

Qui sta la vera forza di Dune, una potenza visiva che ha davvero pochi eguali nel panorama cinematografico contemporaneo accostata da una regia impeccabile di Villeneuve in grado di valorizzare ogni momento, dai più riflessivi ai più concitati, con diverse scene di guerra e  combattimento realizzate con sapienza e supportate, oltre che dagli effetti speciali, da un’ottima serie di coreografie che rendono gli scontri corpo a corpo più che memorabili.

Dune Parte 2 Zendaya

Il problema del film è che in alcuni momenti la potenza visiva oscura la narrazione e si rischia di scadere nell’effettowallpaperche svaluta, anche se in minima parte, la storia raccontata che, seppur molto interessante, perde qualche colpo a causa di una narrazione lenta, a volte spezzata, che non sempre sembra allo stesso livello della realizzazione tecnica che la supporta.

Non possiamo poi non citare l’ottima soundtrack composta dal maestro Hans Zimmer e il fantastico comparto sonoro in generale (montaggio compreso) che riesce a trasportare lo spettatore e ad incollarlo allo schermo, allo stesso livello della spettacolarità visiva.

Anche le interpretazioni del cast si mantengono su un buon livello e tra tutti spicca il nuovo villain interpretato da un Austin Butler in stato di grazia.

Dune Parte 2 austin butler

Conclusioni

Dune Parte 2 è un ottimo film, così com’era la sua Parte 1, che a causa di alcune sviste, soprattutto narrative, non riesce a entrare nell’olimpo delle migliori saghe cinematografiche di tutti i tempi (Lord of the Rings saluta dall’alto) ma che ha ancora il tempo di ritagliarsi uno spazio tra i grandi della storia. Al momento non ci sono novità riguardo l’adattamento del secondo romanzo del Ciclo (il più breve di tutti) ma siamo sicuri che arriverà dato che sarebbe un grande errore non sfruttare la forza del brand e la fama degli attori coinvolti, e soprattutto perchè il finale del film non è propriamente conclusivo.

Dave Bautista  Dune Parte 2

A tal proposito è da sottolineare che una delle cose che ci hanno entusiasmato di meno è la gestione della storia d’amore tra i personaggi protagonisti che ancora stenta a decollare e che, forse anche a causa della grande riconoscibilità di Chalamet e Zendaya (e dei loro impegni commerciali), in alcuni momenti rischia di assomigliare più alla pubblicità di un brand di lusso che ad altro.

La pellicola è comunque da consigliare a tutti, obbligatoriamente dopo aver recuperato la prima parte, in quanto gli elementi positivi superano di gran lunga quelli negativi e perchè, comunque, resta una delle migliori rappresentazioni di sempre tratte da un’opera di fantascienza tanto importante ed iconica come Dune.

Dune Parte 2 - Recensione

Voto - 8

8

Dune Parte 2 è un film ottimo e visivamente spettacolare che viene indebolito solo da alcuni passi falsi narrativi facilmente evitabili.

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Davide Conte

Davide Conte

Classe 1992. Nato sull'isola di Lost, figlio di Sony e Microsoft, cresciuto in sala giochi. Nessuno mi ha mai battuto a Puzzle Bobble.

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