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The Last of Us Parte 2 Remastered: La recensione

Quale miglior momento per lanciare The Last of Us Parte 2 Remastered se non subito dopo aver lasciato passare il tempo necessario a chi ha amato questa storia di rigiocare (e giocare per la prima volta in molti casi) il primo capitolo in seguito alla conclusione della prima stagione della serie televisiva? Proprio dal 19 gennaio sarà disponibile per tutti i possessori di PlayStation 5, e per tutti i possessori della versione base del gioco con un upgrade al costo di 10€.

Le domande che hanno cominciato ad invadere i post degli account ufficiali legati al gioco, gli articoli delle testate videoludiche e tutti i gruppi social a tema videogiochi sono state sempre le stesse: “Ce ne era bisogno?” e “Vale i 10€ dell’upgrade?”.

In questa recensione vi darò la risposta a queste domande che, a parere personale, sono più che lecite data la voglia di molte software house di approfittarsi della passione dei videogiocatori per proporre upgrade dal valore reale inesistente. In questo caso si sta parlando di Playstation che ultimamente si è dimostrata più che affidabile con gli upgrade dedicati alle proprie produzioni com’è successo per l’aggiornamento gratuito di God of War Ragnarok o lo stesso aggiornamento “next gen” gratuito di The Last of Us Parte 2. Analizziamo quindi i contenuti di questo The Last of Us Parte 2 Remastered così che possiate farvi un’idea concreta se questo upgrade faccia per voi oppure no, sia nel caso abbiate già giocato e spolpato il gioco sia nel caso in cui questa sarebbe la vostra prima partita.

The Last of Us Parte 2 Remastered

The Last of Us Parte 2 è un capolavoro

Questa sezione è dedicata in particolare a tutti coloro che non hanno ancora giocato la seconda parte della storia di Ellie e Joel e a cui consiglio di non leggere le sezioni successive in quanto saranno presenti inevitabili spoiler, seppur non così grandi, sui contenuti del titolo. The Last of Us Parte 2 è un capolavoro, un titolo piuttosto chiaro e confermo le impressioni riportate nella recensione completa e dettagliata del 2020 pubblicata dal mio collega che ha premiato il titolo con un meritatissimo 10.

Se siete tra i molti che hanno amato la storia raccontata nella Parte 1 potete stare sicuri che acquistando questa seconda parte resterete più che soddisfatti ed è probabile che Parte 2 superi le vostre aspettative superando il primo gioco nella vostra classifica personale dei giochi preferiti.

The Last of Us Parte 2 Remastered Ellie

L’avventura raccontata in questo secondo capitolo riprende in pieno lo stile del precedente mettendo sempre al centro di tutto i rapporti tra i personaggi e la loro evoluzione raccontando una storia in cui la vendetta, l’amore e la morte sono il fulcro di tutto. Lo stile narrativo è semplicemente perfetto, come perfetta è la realizzazione tecnica che viene ulteriormente migliorata in The Last of Us Parte 2 Remastered con una differenza che si nota spesso rispetto alla versione base del gioco. Tutto, dai dialoghi, alle più impercettibili e incredibili animazioni facciali lascia ancora oggi a bocca aperta.

The Last of Us Parte 2 Remastered

Stessa sensazione viene trasmessa dal gameplay, molto più variegato di quello del primo capitolo, divertente, ben congegnato e soprattutto preciso. Anche la rigiocabilità è ottima in quanto si può scegliere di rigiocare singolarmente i vari capitoli e gli scontri che ci hanno emozionato di più (ciò accade anche nella versione base del titolo). Il tutto condito da una spropositata serie di opzioni di accessibilità che permettono di personalizzare l’esperienza di gioco (sia a livello di difficoltà, sia a livello audiovisivo) come pochi altri titoli permettono di fare.

The Last of Us Parte 2 Remastered

La ciliegina sulla torta è ovviamente la colonna sonora composta da Gustavo Santaolalla, che ha firmato anche quella della serie televisiva, che accompagna la storia e le sezioni di gioco con delle melodie che resteranno senza alcun dubbio tra le più iconiche del medium videoludico.

Dopo questa recensione in breve del titolo passiamo ad analizzare le novità contenutistiche proposte in questa remastered, con il pericolo di spoiler molto leggeri.

The Last of Us Parte 2 Remastered

La modalità No Return

Iniziamo subito dal piatto forte di The Last of Us Parte 2 Remastered. La modalità No Return è quella che fin dal suo annuncio ha suscitato reazioni miste tra chi non vedeva l’ora di divertirsi con il gameplay del gioco in una modalità roguelike e chi magari qualche dubbio ce lo aveva sul fatto che forse il tipo di scontri in questo genere di titoli potesse prestarsi bene per un roguelike.

Prima di procedere spieghiamo in cosa consiste tutto ciò e cosa significa “roguelike”, che sembra una cosa superflua ma che per moltissimi non lo è. Si tratta, molto in breve, di un sottogenere videoludico che mette il giocatore davanti a una serie di livelli che vengono generati proceduralmente, in cui si procede sbloccando nuove armi, nuovi potenziamenti e nuove abilità per poi, in buona parte dei casi, perdere tutto alla prima morte e dover ricominciare da capo riprovando magari nuove strade e sbloccando cose diverse. Così succede dopo ogni morte e ciò permette di esplorare e provare tutte le sfaccettature del gameplay di un gioco fino ad arrivare alla sua conclusione.

The Last of Us Parte 2 Remastered No Return

Personalmente mi trovavo tra coloro che non vedevano l’ora di sperimentare con questo gameplay in un “genere diverso” e posso confermare da subito che, se il genere vi piace e un gameplay action raffinato come quello di questo gioco è tra i vostri preferiti, questa modalità vale da sola il prezzo dell’upgrade (nel caso possediate già la versione base) e anzi forse vale anche di più.

Come già anticipato da trailer e dichiarazioni varie, in No Return potremo prendere il controllo non solo di Ellie e Abby ma di diversi altri personaggi che fanno parte della trama principale (nello specifico Joel, Tommy, Dina, Jesse, Lev, Yara, Mel e Manny) tra i quali l’unica mancanza che ci è dispiaciuta è quella di Owen che non è stato al momento inserito.

Ognuno dei personaggi ha delle abilità e caratteristiche specifiche, un equipaggiamento iniziale personalizzato e a volte unico e uno stile di combattimento personale. Risulta quindi molto interessante e stimolante giocare partite su partite in No Return per provare tutte le sfaccettature del combat system e capire chi è il personaggio con cui ci si trova meglio a giocare per raggiungere il livello finale e segnare il punteggio più alto.

The Last of Us Parte 2 Remastered

I livelli anche sono molto interessanti con alcuni che risultano molto classici, con varie modalità in cui dover affrontare i nemici in ambientazioni viste durante la storia principale, altri invece sono più complessi e soggetti a modificatori di gioco che comporteranno la presenza di agenti atmosferici avversi come la nebbia fitta oppure altri nel buio totale, fino ad arrivare a livelli in cui piovono molotov o pustole di Shambler o a quelli che hanno dei filtri video che complicano ancora di più le cose, come nel caso della modalità specchio o di quelle con i colori completamente modificati.

Insomma la quantità di ore e di divertimento che offre questa nuova modalità in The Last of Us Parte 2 Remastered sono oro puro per tutti coloro che hanno amato la versione base del titolo. Potrebbe risultare molto meno interessante per coloro che non hanno saputo apprezzare il gameplay e il sistema di combattimento del gioco, che in teoria difficilmente saranno interessati ad acquistare la remastered di un titolo che non gli è piaciuto.

Le altre novità in The Last of Us Parte 2 Remastered

Ad aggiungersi alla modalità No Return, in The Last of Us Parte 2 Remastered, ci sono altri contenuti più secondari e meno imponenti ma che sono comunque molto interessanti e che vorremmo vedere più spesso all’interno dei videogiochi. Parliamo ad esempio dei Livelli Perduti (o Lost Levels) in cui avremo la possibilità di giocare alcuni livelli, o comunque brevi sezioni, che per un motivo o per un altro sono state rimosse dalla versione finale del titolo.

The Last of Us Parte 2 Remastered

Questi sono in tutto 3 e hanno una durata che varia tra i 5 e i 10 minuti l’uno, in base a quanto si vuole approfondire ogni singola ambientazione, e sono tutti presentati con un video introduttivo in cui lo stesso Neil Druckmann spiega cosa si sta per giocare e sottolinea più volte come la versione presentata sia molto rozza e mostra lo stato di un gioco a diversi mesi dall’uscita. 

Da sottolineare, a tal proposito, che la versione rozza e incompleta di questi livelli è all’altezza di un gran numero di titoli, con budget simile, nella loro versione definitiva.
A rendere ancora più interessante il tutto è la presenza di commenti dei membri del team di sviluppo che è possibile attivare interagendo con delle icone a forma di fumetto sparse per gli ambienti.

Abbiamo giocato i Livelli Perduti con grande piacere mentre un po’ meno ci ha entusiasmato la modalità Guitar Free Play in cui si può suonare la chitarra in modalità libera e sperimentare anche con strumenti alternativi (c’è il banjo!) che si sbloccano completando la storia principale del titolo.

The Last of Us Parte 2 Remastered

Migliorie Tecniche

The Last of Us Parte 2 Remastered è migliore e si vede. La qualità generale è molto più alta ora che il titolo gira a 4K nativi, in modalità Fedeltà, che le textures sono state ulteriormente rifinite, le ombre migliorate, il livello di dettaglio aumentato così come la draw distance. Molto apprezzato anche il lavoro svolto sull’implementazione del DualSense, anche se non ai massimi livelli, che restituisce bene la sensazione di pesantezza delle armi e le varie interazioni a livello ambientali anche se si poteva fare di più.

The Last of Us Parte 2 Remastered

Conclusioni

Se avete letto la recensione fino in fondo non vi servirà questa sezione finale per capire che la risposta alle domande “Ce ne era bisogno?” e “Vale i 10€ dell’upgrade?” è: assolutamente sì. Questo vale doppio se avete amato, e magari platinato, la versione base del gioco e vi serviva un motivo per tornare nel mondo post-apocalittico partorito dalla geniale mente di Neil Druckmann e dai membri del team di Naughty Dog

Se il voto al gioco base era 10 ci sembra abbastanza complicato cambiare le cose ora che la situazione è migliorata in The Last of Us Parte 2 Remastered. Se dovessimo dare un voto specifico solo all’upgrade direi che, considerando che il tutto viene venduto a 10€ e che tutti i contenuti proposti sono interessanti e divertenti da giocare dovrei scendere a 9 solo a causa della piccola svirgolata sulle funzionalità del DualSense che sono sfruttate in modo buono ma non eccellente. 

The Last of Us Parte 2 Remastered

Voto - 9

9

The Last of Us Parte 2 Remastered offre un'ottima dose di rigiocabilità ai fan della serie. Molto consigliato.

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Davide Conte

Davide Conte

Classe 1992. Nato sull'isola di Lost, figlio di Sony e Microsoft, cresciuto in sala giochi. Nessuno mi ha mai battuto a Puzzle Bobble.

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