Le cose stanno andando sempre peggio per Chiara Ferragni. È notizia di poco fa che l’influencer e imprenditrice sarà indagata dalla procura di Milano per truffa aggravata da minorata difesa nell’indagine che riguarda il caso del pandoro Balocco da lei sponsorizzato, che era affiancato a una falsa iniziativa di beneficenza.
Il caso del pandoro Balocco e della falsa beneficenza
Ferragni e la Balocco avevano pubblicizzato il pandoro dicendo che i soldi dell’acquisto avrebbero permesso alle persone di partecipare a una donazione di beneficenza all’ospedale Regina Margherita di Torino. Quasi un mese fa l’Antitrust ha scoperto che in realtà la donazione era stata effettuata solo da Balocco mesi prima della vendita del pandoro, mentre Ferragni e le sue aziende non hanno sborsato neanche un centesimo. Sia l’influencer che l’azienda dolciaria hanno ricevuto una pesante multa, e la prima si è pure scusata in lacrime sui social e ha effettuato una donazione di un milione di euro all’ospedale torinese.
Ora oltre a lei è indagata anche l’amministratrice delegata di Balocco, Alessandra Balocco. Nell’ipotesi della truffa aggravata da minorata difesa, l’acquirente sarebbe stato indotto all’acquisto dai post social dell’influencer, che li avrebbe raggirati con la storia della beneficenza.
La reazione di Chiara Ferragni: “Sono serena”
Chiara Ferragni si è detta serena, perché ha agito in buona fede ed è certa che questo emergerà dalle indagini attualmente in corso. Ha piena fiducia nell’attività della magistratura, e tramite i suoi legali si è messa a disposizione a chiarire ogni dettaglio nel più breve tempo possibile. L’unica cosa che la turba è la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando tramite la diffusione di notizie che non corrispondono al vero.
Nel caso di truffa aggravata non c’è bisogno una querela di parte, e si procederebbe solo d’ufficio. Chi commette questo reato rischia una pena dai 6 mesi ai 3 anni di reclusione e una multa che va dai 51 ai 1032 euro. Le parti indagate saranno presto chiamate in procura per chiarire la propria posizione ed esporre le proprie ragioni.
