Ieri abbiamo riportato la notizia riguardante un incidente aereo avvenuto all’aeroporto di Haneda, a Tokyo. Un aereo Airbus 350 della Japan Airlines partito dall’aeroporto di Sapporo ha infatti preso fuoco dopo uno scontro con un Bombardier Dash-80 della Guardia Costiera, ma fortunatamente tutti e 367 i passeggeri e i 12 membri dell’equipaggio sono riusciti a sfuggire alle fiamme. Una fuga che a pensarci ha dell’incredibile, e che è stata resa possibile non solo dalle condizioni fortunate dell’incendio e dai materiali con cui è costruito l’aereo, ma anche da un’applicazione efficace delle regole di sicurezza.
Un’evacuazione che ha dell’incredibile
Tutti i passeggeri si sono messi in salvo in pochissimi minuti, e ci sono fonti che parlano di 5 minuti o 90 secondi. Un aereo Airbus 350 ha 8 uscite per sicurezza, quattro per lato, che includono anche degli scivoli che si aprono all’apertura del portellone. Ma a causa delle fiamme solo 3 erano funzionanti, ossia due davanti e una dietro, sul lato sinistro. L’equipaggio è riuscito a indirizzare i passeggeri sugli scivoli di sicurezza con efficienza e velocità. I video mostrano le persone saltare sugli scivoli rapidamente, anche se in maniera scomposta
Nessun passeggero si è fermato per prendere le proprie valigie, cosa che solitamente rallenta l’evacuazione in situazioni d’emergenza perché chi si ferma a recuperare i propri averi intralcia i corridoi, ostruendo di conseguenza la via di fuga. A questo ai aggiunge anche il fatto che solo poche persone si sono fatte prendere dal panico.
Fortunatamente il fumo che si è diffuso dentro la cabina era poco, e questo ha consentito ai passeggeri e all’equipaggio di vedere e respirare, anche se con qualche difficoltà. Un passeggero ha infatti dichiarato al giornale Nikkei che dentro la cabina era venuto un gran caldo, come se fossero dentro una sauna, e che la sua gola bruciava ad ogni respiro.
La lenta diffusione delle fiamme è dovuta al materiale con cui è costruito un Airbus 350. Questo tipo di aereo è piuttosto recente, visto che risale al 2015, ed è costruito con un polimero in fibra di carbonio che è pensato apposta per ritardare la combustione. L’airbus ha preso fuoco subito dopo lo scontro con il velivolo della Guardia costiera, e le fiamme si sono sviluppate nella parte centrale dell’aereo, più o meno all’altezza delle ali, soprattutto sul lato sinistro, dove c’erano le uniche uscite funzionanti
I passeggeri hanno raccontato di aver visto fumo e scintille dai finestrini, ma per fortuna le fiamme hanno impiegato molti minuti per diffondersi estesamente. Alcuni hanno definito l’evacuazione dei passeggeri come un “miracolo”.
Purtroppo l’equipaggio della Guardia Costiera ha avuto delle vittime: con lo scontro tra i due aerei hanno perso la vita 5 dei 6 membri dell’equipaggio che sarebbe partito per aiutare i terremotati della prefettura di Ishikawa. Il capitano è riuscito a fuggire ma ha riportato comunque delle ferite gravi. Le cause dell’incidente non sono ancora chiarissime, e le autorità competenti stanno attualmente indagando per trovare la risposta.