Ficarra e Picone sono tornati da poco sul grande schermo con Santocielo, nuovo film della coppia comica, diretto da Francesco Amato. La pellicola che sta ottenendo un buon riscontro dal pubblico e quindi anche al botteghino, ha però ricevuto negli ultimi giorni anche pesanti critiche. A bocciare Santocielo di Ficarra e Picone sono soprattutto esponenti della Chiesa. In particolare fanno rumore le parole scritte su Facebook, da don Mario Sorce, parroco della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Agrigento e responsabile della Pastorale sociale e dell’Arcidiocesi di Agrigento che ha accusato i due comici siculi di blasfemia.
Un film blasfemo che offende il nostro Credo e le nostre tradizioni. Personalmente, sono molto dispiaciuto perché ero un loro estimatore come comici e soprattutto perché comici siciliani. Se non si comprende che a volte e su alcune questioni non si deve superare il limite… Qualche anno fa avevano fatto un film sul Natale ed era grazioso ma per niente blasfemo.
In quest’ultimo film (da quello che ho letto e dal trailer) si evince che Dio è un imbranato, che Gesù si incarna nuovamente e cosa più grave che si incarna nel ventre di un uomo. Dulcis in fundo il Paradiso è un perfetto caos. Posso capire che si cerca la novità per far ridere ma questo è troppo. È blasfemo e va denunciato come tale e certamente non andrò a vederlo neanche per curiosità. Cari Ficarra e Picone, mi avete deluso.”
Santocielo: la risposta di Ficarra e Picone e di Leo Gullotta
Le opinioni di don Mario sembrano essere condivise anche da altri esponenti della Chiesa siciliana. Infatti, l’arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi, a Repubblica dice: “Si può fare comicità su tutto, ma la comicità non può giustificare tutto. Se si trattano certe tematiche bisogna farlo con grande rispetto”. Mentre Luigi Renna, arcivescovo di Catania, usa parole meno severe: “Sono molto incuriosito. La loro comicità non è mai dissacrante, anche se c’è sempre un limite che non bisogna superare. Non è la prima né l’ultima volta che trattano in modo giocoso temi del genere e non mi risulta che in passato abbiano mai avuto la volontà esplicita di andare contro la Chiesa”.
Valentino Picone, in arte Picone appunto, ha voluto rispondere alle parole di don Mario Sorce, invitandolo a vedere il film. Oltre a Picone, a difendere la coppia e Santocielo dalle polemiche, è stato Leo Gullotta, l’attore che affianca il duo comico siciliano nella serie Netflix Incastrati. L’attore in un’intervista a Repubblica risponde così a chi accusa il film di blasfemia:
“Ficarra e Picone utilizzano il principio fondamentale dell’ironia per discutere di questioni centrali per la società di oggi. In tutta questa storia la cosa più sbagliata è avere affibbiato al film la parola “blasfemo”. Chi ha messo in giro questo commento, proprio perché non ha visto il film, non sa di cosa sta parlando. Il film è acutissimo, piacevole e intelligente e le critiche arrivate in questi giorni non sono altro che la riproposizione di una triste abitudinaccia: quella di dare giudizi prima ancora di aver visto un film o di aver letto un libro“.
E voi che ne pensate? Siete dalla parte di Ficarra e Picone o da quella di don Mario Sorce? Andrete a vedere Santocielo?