Nello scorso episodio della seconda stagione di Jujutsu Kaisen abbiamo assistito alla morte di Nanami per mano di Mahito. Lo stregone di primo livello in realtà non stava già benissimo dopo essere stato semi bruciato vivo da Jogo, ed è morto lasciando le sue ultime parole al suo “allievo” Yuji Itadori. Quest’ultimo è scosso da tutti gli ultimi eventi, e Mahito ha intenzione di fargli perdere lo spirito combattivo.
Il diciannovesimo episodio continua lo scontro contro Mahito, portando però il focus su Nobara, la quale è rientrata nel velo di Shibuya e si è ritrovata davanti un secondo Mahito. Per la prima volta in tutta la serie Nobara ha avuto un focus non indifferente, considerato che neanche nella prima stagione era stato rivelato tanto riguardo il suo passato, a parte la sua grandissima ammirazione per una ragazza più grande di nome Saori.
Una “morte” un po’ forzata?
L’episodio inizia con delle ottime sequenze di combattimento sia da parte di Nobara che da parte di Yuji, mentre nella seconda parte si lascia da parte l’azione a favore di un tono più intimo e introspettivo per raccontare un flashback sulla ragazza e sulla sua infanzia nel villaggio di campagna in cui è cresciuta. Quin la storia cerca di farti emozionare per Nobara, visto che viene mostrato come se si ricordasse questi avvenimenti dopo esser stata toccata dalla tecnica Mutazione Oziosa di Mahito, che la condanna a una “morte” quasi certa.
Questa escursione nel passato di Nobara è forse la parte migliore dell’episodio, sia per la presenza di un buon character acting dei personaggi in alcune parti (con il design che si distorce e assume linee più tonde per accentuare lo spirito sgangherato che la ragazza aveva da bambina), sia perché ci permette di conoscere lati di Nobara che non erano ancora stati rivelati finora. C’è però un piccolo problema: tutta la situazione sembra quasi forzata, coen se la storia volesse far emozionare a tutti i costi lo spettatore poer il destino del personaggio.
La cosa è accentuata non solo da tutti i momenti tra Nobara e Fumi (come il commosso arrivederci alla stazione) ma anche dal fatto che poco prima che esploda metà della sua faccia, ci viene fatta vedere anche una scena contemporanea agli eventi di Shibuya ed incentrata su Saori, la ragazza che Nobara ammirava. E cosa fai, non metti Saori che ripensa convenientemente a Nobara proprio in quel momento?
E poi la presunta morte di Nobara avviene in un arco dove è apparsa pochissimo. Già nella prima stagione non aveva fatto chissà che cosa, in questa seconda stagione Nobara è apparsa ancora meno. Oltre allo breve scontro tra lei e Mahito il suo punto più alto è stato il sesto episodio, dove ha avuto un ruolo molto più comico.
Il tutto poi solo per dare un ulteriore trauma a Yuji, che già psicologicamente non è messo benissimo. Mi è dispiaciuto per Nobara, ma non mi è sembrata un’ottima scelta darle una “fine” del genere in un arco dove è apparsa davvero poco.
In conclusione, il diciannovesimo episodio della seconda stagione di Jujutsu Kaisen non è stato brutto, ma è un peccato che gli avvenimenti della storia risultino un pochino forzati e fatti solo per far soffrire ancora di più Yuji. L’episodio è ovviamente disponibile su Crunchyroll in versione originale sottotiolata.