Berlino è senza dubbio uno dei personaggi più amati della serie “La Casa di Carta” e Netflix di certo non poteva farsi sfuggire l’occasione di raccontare nel dettaglio la sua storia. La piattaforma streaming ha infatti rivelato il primo trailer ufficiale sullo spin-off che sarà incentrato su Andrés de Fonollosa, il protagonista interpretato da Pedro Alonso, meglio conosciuto come Berlino appunto.
Visti gli eventi della serie principale, il racconto si sposta indietro negli anni, narrando le gesta di questo sfaccettato personaggio entrato ormai nel cuore di una grandissima fetta di pubblico. Quindi prima di venire a conoscenza della sua malattia, de Fonollosa mette in atto una grande rapina, mostrata passo dopo passo in questo spin-off in uscita il 29 dicembre. In calce potete vedere il trailer ufficiale, avvidandovi che all’interno ci sono molte rivelazioni sulla storia:
Da come vediamo dal trailer ci sono molti personaggi in questa nuova serie e ovviamente una squadra diverso rispetto a quella conosciuta dal pubblico nella serie madre. La location di “Berlino” è Parigi e si cerca di mettere in atto un colpo alla prestigiosa casa d’aste Chez Vienot. Il nuovo team di rapinatori è composto da Keila (Michelle Jenner), Cameron (Begoña Vargas), Damián (Tristán Ulloa), Bruce (Joel Sánchez) e Roi (Julio Peña). Non serve dire che non ci saranno potenziali comparse dei rapinatori antecedenti.
Berlino: arriva il trailer ufficiale dello spin-off de La Casa di carta
Sempre nel trailer compaiono altri due volti storici della serie: ovvero quelli delle poliziotte spagnole Alicia Sierra (Najwa Nimri) e Raquel Murillo (Itziar Ituño), figure centrali delle stagioni principali de La Casa di Carta. Sostanzialmente le poliziotte danno ancora una volta la caccia a Berlino, che ha messo in atto un piano che parte dalle catacombe di Parigi, cercando di guadagnare un bottino pari a 44 milioni di dollari.
Le cinque parti de La Casa di Carta sono presenti su Netflix, dopo l’acquisizione ufficiale della nota piattaforma streaming, un catalogo che ha offerto all’opera spagnola una spazio “pubblicitario” molto ampio, vista l’enorme affluenza di utenti catapultati sul prodotto in questione.