I Disney Animation Studios ci hanno abitato da anni all’uscita di un Classico animato per le feste natalizie. Anche quest’anno non fa eccezione: nelle sale italiane il 21 dicembre farà il suo debutto Wish, il Classico che celebra i 100 anni della Disney. Ma non temete: non ci sarà bisogno di attendere dicembre per avere un’idea di come sarà il nuovo film d’animazione.
Infatti, abbiamo visto in anteprima Wish e vi daremo la nostre prime impressioni. Tranquilli: la nostra recensione sarà senza spoiler. Per la regia di Chris Buck (Tarzan, Frozen e Frozen II) e Fawn Veerasunthorn (al suo debutto come regista), eccovi Wish.
100 anni di Classici Disney in “Wish”
Wish è una lettera d’amore a 100 anni di Disney Animation Studios. Il filo conduttore del film è dato dalla stella dei desideri: in particolare, la protagonista della canzone Wish Upon a Star, tratta da Pinocchio. Brano che non solo è diventato il tema principale della Disney (lo potete udire sempre nei titoli di apertura dei Classici e dei live-action), ma ha dato proprio il titolo al film di Buck e Veerasunthorn.
Oltre a Pinocchio, in Wish vi perderete in tutti gli omaggi fatti ai vari Classici Disney. Ce ne sono in tutta la pellicola: alcuni sono piuttosto espliciti, altri invece molto sottili e sfuggenti. Per questo aspetto, abbiamo molto apprezzato le citazioni del film alle varie pellicole del mondo Disney. Non stancano mai e non sono mai forzate.
Per quanto riguarda i personaggi, il film ruota intorno e tre personaggi principali: Asha, l’abitante del regno di Rosas, Valentino, la sua fedele capretta, e il Re Magnifico. Loro e tutto il cast risultano molto convincenti, con un Valentino ottimo come spalla comica. In particolare, Asha è una perfetta protagonista dei moderni Classici. Coraggiosa, intraprendente e sempre attiva. Per molti aspetti, Asha ci ha ricordato Anna di Frozen.
Parlando dei personaggi, è inevitabile parlare del doppiaggio italiano. A doppiare i tre protagonisti ci sono proprio tre voci al loro debutto in una pellicola: e tutte e tre sono state molto convincenti. Inanzitutto, Gaia come Asha è stata ottima, sia nelle parti con i dialoghi sia nelle canzoni (di quelle parliamo tra poco). Anche Michele Riondino come Re Magnifico ha fatto una buona impressione, nelle parti dialogiche (Marco Manca doppia Magnifico nelle canzoni). Ma a spiccare c’è Amadeus: nel ruolo di Valentino è stato azzeccato, e ci ha regalato una buona perfomance.
Le canzoni e la colonna sonora di Wish sono discrete, ma non le migliori in ambito Classici Disney. Sia chiaro: Gaia è fantastica come interprete e il brano principale Una stella è assolutamente il top. Ma, per il resto, le canzoni di questo film non sono troppo memorabili e orecchiabili. Forse è l’adattamento italiano, ma spesso i testi sono un po’ “arzigogolati”, cosicché la musica non scorre molto fluida.
A convincerci di più è stato l’aspetto tecnico: l’utilizzo della CGI combinato con uno stile in tecnica tradizionale è decisamente buono in Wish. Insieme alla Pixar, i Disney Animation Studios sono un punto di riferimento nel settore dell’animazione. E la pellicola di Buck e Veerasunthorn lo dimostra ancora una volta. Le esplosioni di colori, il contrasto di chiaroscuri di diverse scene (specie quelle con Magnifico) sono una gioia per gli occhi.
Insomma: il 21 dicembre merita di essere visto Wish? Assolutamente sì, anche se non è una pellicola perfetta. Al di là della colonna sonora non al top, il film soffre un po’ di un semplicità eccessiva nella trama, che porta a non sviluppare alcuni concetti molto interessati del primo atto. Alcune cose non vengono spiegate e rimangono in sospeso, e l’intreccio segue un po’ troppo la semplicità dei vecchi Classici. Ma senza lo charme di pellicole del Rinascimento Disney. Vi lasciamo al trailer di Wish presente sul canale YouTube ufficiale di Disney, e vi diamo appuntamento al 21 dicembre nei cinema!