Se consideriamo la difficoltà nell’entrare nel Guinness World Record di base, aggiunta con la difficoltà di entrarci alla guida di una vettura, visti gli ormai insormontabili record, quanto fatto dalla Rimac Nevera è qualcosa che va oltre la semplice impresa. Nel libro dei primati, Rimac è presente in pianta stabile con il raggiungimento di numerosi record di velocità nel corso della sua storia, tra cui quello della velocità massima raggiunta.
Ma questa volta si è trattato di un record “al contrario”, vale a dire che durante un evento svoltosi nell’impianto tedesco Automotive Testing Papenburg, la Rimac Nevera, vestita per l’occasione con la speciale e rarissima livrea Time Attack Edition, ha abbattuto il record di velocità di una vettura in retromarcia, toccando la sorprendente velocità di 275,74 km/h ed entrando di diritto nel Guinnes dei Primati, aggiungendo ancora di più prestigio al palmares delle imprese della casa automobilistica.
Accompagnati dai responsabili del Guinness World Records e dalle strumentazioni tecniche di Dewesoft, la prestazione della Rimac Nevera è stata registrata e confermata ufficialmente, nonché opportunamente condivisa con il pubblico di interessati attraverso un video ufficiale, a sottolinearne quanto il lavoro svolto sulla vettura sia stato efficiente, con l’aggiunta di un tocco di stile grazie alla verniciatura esclusiva applicata manualmente su di essa.
La strada verso il record della Nimac Revera
L’idea dietro questa spettacolare impresa nasce dal capo ingegnere del programma Matija Renić e del team dietro la realizzazione dell’auto i quali, durante lo sviluppo, avevano ipotizzato la sua velocità senza eguali anche in retromarcia. Dopo aver effettuato delle valutazioni e dei calcoli specifici, simulando i possibili risultati e apportando i dovuti aggiustamenti, si è passati ai fatti, dando la responsabilità di questo curioso test nelle mani del collaudatore ufficiale Goran Drndak.
Il pilota ha descritto l’esperienza come innaturale (nel senso buono della parola) e particolarmente intensa, sottolineando quanto sia stato impegnativo guidare la vettura mantenendo stabile il volante e sfruttando soltanto la visuale degli specchietti retrovisori, con la visione distorta che solo le alte velocità possono offrire. Un’esperienza sconvolgente che non poteva non essere registrata tra i record mondiali.
I meriti vanno soprattutto alla progettazione impeccabile nel valutare raffreddamento, stabilità e aerodinamicità della vettura con una guida al contrario, senza dimenticarci ovviamente del propulsore presente che permette a quattro motori elettrici di dare una spinta continua senza cambio in qualsiasi direzione. Dopo aver dimostrato l’efficacia del propulsore in accelerazione frontale, con dati quali lo 0 a 161 km/h in 3.21 secondi e da 0 a 322 km/h in circa 11 secondi, adesso abbiamo la certezza concreta che anche andato all’indietro, se le capacità alla guida lo permettono, è possibile raggiungere velocità impressionanti.