Nel momento in cui Fortnite ha iniziato a spopolare è nato uno degli store più conosciuti tra gli utenti PC: Epic Games Store. Nato inizialmente col solo scopo di vende i V-Bucks, moneta digitale per acquistare accessori nel noto battle royale, attualmente la piattaforma accoglie non poche esclusive su PC e ha raccolto negli anni un ottimo successo.
La piattaforma nota per i giochi gratis settimanali, però, non sembra fare la gioia dei suoi proprietari, almeno per il momento: una recente dichiarazione di un rappresentante di Epic Games ci fa comprendere che forse l’Epic Games Store non è oro, anche se luccica. Andiamo a leggere più nello specifico cosa è stato detto.
Un grande successo ma…
Al momento Epic Games si trova in una situazione legale non proprio rosea: il motivo? Una questione che va avanti da ben 3 anni e vede coinvolti Epic Games Store e Google: quest’ultima infatti rivendica il diritto di vendere i componenti aggiuntivi di Fortnite e di poterlo fare alla pari della stessa Epic, che invece ha creato lo store proprio per dare il via ad una vendita diretta priva del 30% di commissioni richiesto da Google.
In occasione di questo processo, che si si è svolto nella notte Italiana, il direttore generale di Epic Games Store Steve Allison avrebbe rilasciato le seguenti dichiarazioni (stando al resoconto dell’udienza di The Verge): “Sapevamo che l’azienda spendeva milioni per regalare giochi gratuiti ogni settimana, ma avevamo sentito che era un po’ una perdita di denaro nonostante non pagasse effettivamente per ogni singola copia regalata. Al momento, Epic Games Store non è ancora redditizio.”
…penuria nei guadagni
Non è la prima volta che vi riportiamo le difficoltà economiche attraversate da Epic Games dall’apertura del suo store: praticamente mai, da quando lo store è nato, sono stati registrati dei picchi positivi. Resta ancora da capire se ciò sia dovuto alla mancanza di esclusive particolarmente interessanti o all’eccessiva “generosità” nella scelta dei giochi gratis o nelle campagna per promuovere l’ottenimento in termini di esclusività dei prodotti di studi indipendenti.