Quando abbiamo parlato dell’analisi di Segugio.it riguardo il perché le auto elettriche non decollino in Italia, abbiamo visto che il mercato europeo di questo tipo di automobili è governato dai paesi del Nord Europa. In vetta c’è infatti la Norvegia, dove auto elettriche immatricolate e ibride plug-in pari rappresentano il 93% delle auto vendute in generale nel 2023. Dal 2024 il paese farà un’ulteriore mossa per cementare la sua posizione di paese leader del mercato di auto elettriche del vecchio continente.
Volkswagen venderà soltanto veicoli elettrici in Norvegia
Dall’anno prossimo nel paese non saranno più vendute nuove automobili Volkswagen con motori a combustione interna. La decisione è stata presa dal Møller Mobility Group, il principale importatore norvegese delle auto prodotte dall’azienda tedesca. Si tratta di una strategia per sfruttare l’importanza che il paese sta dando a una mobilità più sostenibile.
Anche per Volkswagen è un’occasione imperdibile, visto che negli ultimi dieci anni ha venduto 102 mila veicoli elettrici solo in Norvegia. La Volkswagen ID.4, la ID.3 e la Skoda Enyaq iV sono tra le auto elettriche più vendute nel paese tra gennaio e settembre 2023, dietro solo alla Tesla Model Y, di cui quest’anno sono state vendute 20202 modelli. Per l’azienda non ha senso continuare a offrire dei veicoli endotermici a un paese che si sta sempre più indirizzando a un mercato completamente elettrico.
Già tre anni fa, Møller Mobility Group aveva previsto la possibilità di non distribuire auto a motori endotermici entro la fine di quest’anno. A favorire questo cambiamento ci sono anche le politiche adottate dal governo norvegese, che facilitano di molto coloro che hanno le auto elettriche perché sono esenti dalle tasse su diesel e benzina. L’ultima auto endotermica a essere importata nel paese sarà una Golf, che sarà ordinata a dicembre dal distributore.
Anche altre aziende hanno deciso di ritirare le proprie vetture non elettriche dalla Norvegia. La Hyundai ha infatti preso una decisione simile all’inizio dell’anno. Probabilmente anche altre aziende seguiranno il loro esempio nel prossimo futuro.