Dr Commodore
LIVE

I bitcoin richiedono troppe risorse: consumano metà dell’elettricità in Italia

Il mining di criptovalute è un’operazione molto dispendiosa non solo in termini di denaro ma anche in termini energetici e ambientali: uno studio realizzato da Kaveh Madani dell’Università delle Nazioni Unite ha rivelato quanto consuma il mining, ponendo la lente di ingrandimento su una specifica criprovaluta, il bitcoin.

I bitcoin continuano a crescere e a rimanere uno dei pilastri dell’economia mondiale (soprattutto nei mercati finanziari e nel trading), nonostante negli anni abbia ricevuto anche alcuni forti scossoni che ne hanno svalutato il valore. Da un paio d’anni i bitcoin sono anche una delle monete ufficiali di El Salvador, dove stano contribuendo attivamente alla rinascita turistica ed economica del paese, come sostenuto dal vice presidente Félix Ulloa . Sono anche le prime criptovalute a essere state introdotte, quindi sono anche le più diffuse del pianeta.

L’esistenza dei bitcoin dipende proprio dal mining, che è un processo informatico che valida le transazioni e che permette la costante crescita della loro rete. Si tratta però di un processo altamente dispendioso, e lo studio di Madani sottolinea che consuma un quantitativo di energia elettrica pari a metà del consumo italiano.

bitcoijn

L’energia consumata dal mining dei bitcoin

I dati raccolti per lo studio risalgono al biennio 2020-2021, e indicano che in quel periodo per il mining di bitcoin sono stati consumati 173.42 Terawatt ore di elettricità. Per fare un paragone, stando alla classifica dei paesi per consumo energetico, nel 2021 l’Italia ha consumato 300 terawatt ore. Se fosse una nazione, il mining sarebbe la ventitreesima per consumo di energia, superando persino paesi che hanno più di 100 milioni di abitanti.

Questo si traduce in emissioni di carbonio invece equivalenti a quelle di 190 centrali elettriche a gas naturale, che dovrebbero essere compensate dalla piantumazione di 3.9 miliardi di alberi (ossia il 7% degli alberi presenti nella Foresta Amazzonica) e dalla consumazione di litri d’acqua che darebbero tranquillamente da bere a più di 300 milioni di persone che vivono nell’Africa Sunsahariana.

Secondo lo studio, le principali fonti d’energia usate nel mining dei bitcoin arrivano dalle fonti fossili (il 45% dal carbone e il 21% da gas naturale), e la maggior parte della produzione viene poi svolto in Cina.

bitcoin

Leggi anche El Salvador, per il vice presidente i bitcoin stanno facendo rinascere il paese.

Articoli correlati

Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

Condividi