Dwayne Johnson, popolare attore di tanti film (e alcuni anche belli!) e con una carriera di grande rispetto nel wrestling, non è proprio felice di come è stato rappresentato al Museo Grévin di Parigi. Il perché è presto detto: il museo ha presentato la statua di cera rappresentante l’attore samoano, a cui si è dedicata molta attenzione sui particolari fisici (vedi tatuaggio, muscoli, rughe del viso). Fin qui, tutto ok, direte voi, se non fosse che è stato tralasciato un dettaglio basilare: il colore della pelle scelto per la statua.
Senza incorrere in nessuna sanzione pecuniaria, rivolte e manifestazioni contro il razzismo, possiamo dire con il cuore in pace che Dwayne Johnson non è bianco come la rappresentazione in cera della sua persona vuol far credere. E di questo, se ne sono accorti un po’ tutti, criticando anche il vestiario scelto (lontano dallo stile che abitualmente sfoggia The Rock). Tra i vari commenti sarcastici, spunta il video del comico James Andre Jefferson Jr, che descrive in chiave ironica tutto ciò che non va nella statua.
Dwayne Johnson e la statua di cera della discordia
“Avete presente il culo nero samoano di The Rock? Ecco come Parigi pensa che sia“, affermava Jefferson Jr. nel video. “Hanno trasformato The Rock in un sasso… Sembra che The Rock non abbia mai visto il sole in vita sua… Lo fate sembrare David Beckham. Sembra che The Rock stia per entrare a far parte della famiglia reale. L’avete almeno cercato su Google?“. Il video ha talmente divertito il diretto interessato Dwayne Johnson, che lo ha ricondiviso sul suo Instagram aggiungendo una didascalia precisa.
“Sapevo che il mio amico James Andre Jefferson Jr. avrebbe preso di mira questa statua di cera“, ha scritto Dwayne Johnson nella didascalia del video. “Per la cronaca, chiederò al mio team di contattare i nostri amici del Museo Grevin di Parigi in Francia, in modo da poter lavorare per ‘aggiornare’ la mia statua con alcuni importanti dettagli e miglioramenti – a partire dal colore della mia pelle. E la prossima volta che sarò a Parigi, mi fermerò a bere qualcosa con me stesso“.