Dopo alcuni leak di questi ultimi giorni, Elon Musk ha annunciato che X/Twitter introdurrà un abbonamento premium che sarà a due livelli: uno più economico ma che lascerà visibili le pubblicità e uno più costoso che permetterà di usare il social senza pubblicità. Musk stava pensando di aggiungere un abbonamento mensile già da diverso tempo per combattere l’uso dei bot.
Questo mese il social ha iniziato i test di questa nuova funzione, chiamata “Not a Bot” (“Non un Bot“), ma soltanto in Nuova Zelanda e nelle Filippine. Utenti che abitano in quei luoghi che si iscrivono per la prima volta al social dovranno pagare un dollaro all’anno per poter scrivere su X. Coloro che non pagheranno potranno soltanto leggere, mettere reazioni e seguire gli account.
X ha dichiarato che questo progetto è stato pensato per ridurre lo spam e la manipolazione del social, oltre che per combattere i bot. Il social prevede già un abbonamento Premium, che offre soltanto la spunta blu agli account che lo sottoscrivono. Come si è visto alcuni account falsi o gestiti da bot hanno poi pagato l’abbonamento per ottenere la spunta blu, quindi bisogna vedere se questo nuovo abbonamento sarà anch’esso facilmente aggirabile.
Altri social stanno valutando abbonamenti come X
La scorsa settimana si vociferava che Musk volesse rimuovere X dall’Europa a causa delle nuove regole sui dati personali approvati dalla Commissione Europea. L’imprenditore ha poi negato questi rumor, dicendo che X non lascerà il vecchio continente.
Molte grandi aziende stanno pensando a come comportarsi in merito a queste nuove regole, e alcuni hanno ben pensato di aggiungere un abbonamento: Meta sta pensando di introdurne uno per i suoi social Facebook e Instagram che equivale a 14 dollari al mese (o 17 per gli utenti PC) per farglieli usare senza che Meta possa prendere i loro dati per mandargli pubblicità mirate. TikTok ha invece iniziato a testare un abbonamento per usare il social senza pubblicità in un paese anglofono al di fuori degli Stati Uniti, secondo quanto riportato da Tech Crunch e Android Authority.