Negli scorsi mesi, più precisamente intorno a fine Marzo, aveva fatto molto discutere la proposta del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che nella bozza del disegno di legge aveva proposto multe e sanzioni ai produttori di carne sintetica, ovvero quel tipo di carne non direttamente prodotta da un animale, ma ricavata da un tipo particolare di cellule staminali, in grado di essere coltivate e, grazie al lavoro dei tecnologi alimentari e delle figure professionali affini, diventava in tutto e per tutto uguale alla carne “vera”.
Sarebbero state previste multe molto salate a coloro che avrebbero trasgredito a questa legge e avrebbero continuato comunque a produrre carne sintetica, multe che sarebbero potute arrivare fino al 10% del fatturato dell’azienda stessa: una cifra sicuramente importante. Ciononostante, il divieto si applicava solamente alla carne sintetica prodotta in Italia: un’azienda italiana ma delocalizzata all’estero avrebbe potuto tranquillamente continuare a produrla. Nessun problema nemmeno per l’importazione della carne sintetica, anche se suona come un controsenso.
Ancora però non era arrivata una risposta dall’Unione Europea a riguardo. Bisogna ricordare che la legislazione europea in termini di cibo e affini prevale su quella degli stati membri, pertanto se l’EFSA, l’European Food Safety Authority (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), avesse deciso di bocciare questo disegno di legge, lo avrebbe potuto fare. Oggi è arrivata la “sentenza”: il Governo ha ritirato il DDL.
Estremamente demonizzata dagli esponenti dell’attuale Governo, la carne “sintetica” non è tecnicamente sintetica, ed è improprio chiamarla in questa maniera: per “sintetico” si indica infatti un prodotto di sintesi, avvenuta al di fuori di un organismo vivente. Nell’immaginario comune, indica quasi sempre qualcosa di cattivo, di “chimico” e quindi meno salutare: anche il Ministro Lollobrigida lo crede, poiché citò, traducendolo erroneamente, un rapporto dell’OMS dove veniva affermato che la carne sintetica faceva male. Il rapporto però diceva l’esatto contrario.
La carne “sintetica”, chiamata così in maniera molto superficiale, non deriva da una sintesi dei suoi componenti in laboratorio, ma è creata e coltivata a partire da cellule staminali della carne, che gli scienziati sono riusciti a manipolare in laboratorio per farla crescere e diventare praticamente uguale a quella “naturale”.
Nonostante i propositi, come abbiamo visto perfino in malafede, del Governo, l’Italia in ambito agricolo e alimentare deve seguire i regolamenti comunitari: anche la nostra Costituzione lo prevede.