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Internet sconsigliato ai bambini? Ecco cosa dicono le nuove norme della Federazione Italiana Medici Pediatri

Internet, ovvero la grande rete globale di collegamenti informatici, si sa, nelle mani giuste può essere uno strumento molto potente, che permette a tutti noi di fare moltissime cose, dal vedere film a fare ricerche online sugli argomenti che maggiormente ci interessano, dal lavorare in smartworking (una cosa molto tipica soprattutto durante la pandemia di CoVid-19) allo studiare in remoto anche senza essere fisicamente a scuola o in università.

Nonostante tutti questi ottimi e oggettivamente benefici lati positivi, il World Wide Web nasconde in sé delle insidie altrettanto importanti e che non vanno per nulla sottovalutate, come e-mail di phishing di malintenzionati che vogliono prosciugare il conto corrente del malcapitato, truffe, contenuti non adatti a qualsiasi pubblico, adescatori di bambini e altre cose molto spiacevoli, una fra tutte è la morte di Inquisitore3, inondato da una terribile (e falsa) ondata di odio nei suoi confronti.

Sappiamo anche che, come tutte le cose, è la dose a fare il veleno: certamente l’uso di Internet può essere propositivo e stimolare una persona, tanto quanto è vero che il suo abuso può limitare un individuo, che potrebbe trascurare se stesso e le interazioni sociali con altre persone. È per questo che la Federazione Italiana Medici Pediatri ha deciso di stilare delle nuove linee guida per l’uso di Internet, e sono rivolte a tutti i bambini dai 9 anni in giù. Vediamo più nel dettaglio cosa dicono.

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Le nuove linee guida della FIMP: meno Internet ai bambini

La FIMP, l’associazione che riunisce tutti i medici pediatri, durante il suo XVII Congresso Nazionale, ha stilato una nuova guida, Bambini e Adolescenti in un mondo digitale, dove sono presenti tutte le raccomandazioni suddivise per fasce d’età, dagli 0 ai 12 anni.

Sotto i 3 anni è indispensabile che i bambini entrino meno possibile in contatto con gli schermi, per non alterare la costruzione dei loro riferimenti spazio temporali; dai 3 ai 6 anni si raccomanda di non far usare smartphone e tablet ai bimbi ma di incoraggiarli a giocare con i coetanei; dai 6 ai 9 anni, siccome il bambino comincia a essere curioso verso la tecnologia, va monitorato e disincentivato l’uso di Internet; mentre dai 9 ai 12 sono più autonomi e cominciano a diventare “indipendenti” sul web, anche se viene raccomandato di non iscriversi ai social network.

Tutto sommato, sono linee guida comprensibili e per nulla limitanti, anzi, queste raccomandazioni sono assolutamente al passo con i tempi e tengono ben conto dell’era fortemente impregnata di tecnologia come la nostra. Ora sta solo ai genitori farle rispettare.

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Leggi anche: I PERICOLI DELL’INTERNET OF THINGS: LA GRANDE SFIDA PER L’ITALIA (E L’EUROPA)

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Riccardo Coda

Riccardo Coda

22 Giugno 1999. Amo l'ignoto, ciò che è poco convenzionale, le storie d'amore smielate e Neon Genesis Evangelion.

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