Alla base del “sistema magico” di Jujutsu Kaisen c’è un’energia, l’Energia Maledetta o Juryoku, che viene generata spontaneamente dagli esseri umani in risposta alle emozioni negative come la rabbia, la paura e il dolore. Se è vero che, nell’universo narrativo creato da Gege Akutami, pressoché tutti gli umani possiedono Energia Maledetta, solo chi ne possiede in grande quantità (vale a dire gli Stregoni) è in grado di vedere gli Spiriti Maledetti e può apprendere a incanalare l’Energia Maledetta nel jujutsu, favorendone attraverso il flusso infiniti cicli di dissipazione e rinascita.
Nel caso dei non-Stregoni (coloro i quali sono incapaci di utilizzare la Juryoku) questa tende invece a fuoriuscire dal corpo umano, ad accumularsi in modo disordinato nei luoghi fermentando liberamente fino a dare vita a uno Spirito Maledetto.
L’idea di creature “nate” dall’energia naturale o dai sentimenti delle persone non è certamente originale nel contesto folkloristico giapponese. Molti manga fantasy, tra cui citiamo almeno Yu Yu Hakusho, Inuyasha e persino One-Punch Man, sono basati su un concetto simile. Non è strano, in un mondo come quello nipponico in cui è ancora molto viva la tradizione Shintoista con i suoi yurei, gli yokai e gli Spiriti Ancestrali. In Jujutsu Kaisen sono stati introdotti diversi Spiriti Maledetti nati dalla paura di qualcosa: vediamo insieme quali sono le più grandi paure dell’uomo secondo Gege Akutami.
5: gli scarafaggi
Kurourushi è uno Spirito Maledetto di Grado Speciale rilasciato dalla tecnica di Kenjaku, la Manipolazione dello Spirito Maledetto per partecipare come giocatore al Culling Game. La sua origine è la paura degli scarafaggi. Diversamente dal più innocuo Ko-Guy sconfitto da Yuji durante l’Incidente di Shibuya, Kurourushi è una creatura estremamente potente tanto da mettere in difficoltà Yuta Okkotsu durante il loro scontro.
Lo Spirito Maledetto è di aspetto grottesco e a dir poco inquietante, come ci si aspetterebbe da un essere nato dai sentimenti negativi evocati dalle blatte. Quasi interamente da un lungo sudario nero, Kurourushi ha una testa insettiforme dotata di sei antenne e otto occhi e una mandibola contenente denti quasi umani. Lo Spirito Maledetto si nutre di carne umana, è guidato in battaglia esclusivamente da un istinto predatorio e selvatico, e combatte evocando milioni di scarafaggi carnivori. Piuttosto orribile.
4: i disastri naturali legati all’acqua
Come il precedente anche Dagon, il cui nome è ovviamente un richiamo all’essere acquatico lovecraftiano e indirettamente anche alla divinità adorata dai Filistei legata alla fertilità e al raccolto, è uno Spirito Maledetto di Grado Speciale. Nasce dalla paura umana nei confronti dell’acqua e dei disastri che può generare, e gioca un ruolo di rilievo nel contesto dell’Incidente di Shibuya.
Presentato inizialmente con fattezze infantili, di carattere timido e nervoso, Dagon va incontro a una imponente evoluzione fisica e caratteriale in seguito alla morte del suo amico Hanami riuscendo a tenere testa contemporaneamente a Naobito e Maki Zen’in, Kento Nanami e Megumi Fushiguro finendo infine ucciso da un redivivo Toji. In versione evoluta, Dagon è alto, muscoloso e ha una testa polipoide che potrebbe ricordare alcune rappresentazioni di Cthulhu. Può generare immense quantità di acqua, evocare pericolosissimi Shikigami in forma di squali, pesci mangia-uomini e crostacei ed è persino in grado di utilizzare l’Espansione del Dominio.
Il suo Dominio si chiama Horizon of the Captivating Skandha (Skandha è un termine legato al buddismo) ed è una sorta di isola tropicale; l’avrete riconosciuto, è il luogo in cui Mahito e gli altri trascorrono del tempo a pianificare la distruzione dell’umanità.
3: i disastri naturali legati alla terra
Fra i personaggi dal miglior character design di Jujutsu Kaisen c’è senza dubbio Hanami, la Maledizione di Grado Speciale nata dalla paura umana dei disastri naturali generati dalla terra. Si tratta di una creatura umanoide molto alta e imponente, con rami rivolti al cielo a occupare lo spazio delle orbite oculari, e indossa abitualmente un panno bianco a copertura del braccio sinistro che ha aspetto e caratteristiche differenti rispetto al destro, essendo anche vitale per l’Espansione del suo Dominio, Ceremonial sea of light.
Hanami è individuo apparentemente serio e posato, con la missione di mondare il pianeta dagli esseri umani (che lo stanno distruggendo) e in combattimento utilizza numerose tecniche legate alla natura, evocando piante maledette, radici appuntite, germogli che si nutrono di Energia Maledetta. Hanami è in grado di attraversare le barriere della Jujutsu High e la sua capacità di nascondersi è tale da mettere in difficoltà persino i Sei Occhi di Satoru Gojo, lo Stregone che infine lo sconfiggerà nonostante Hanami sia stato in grado di sopravvivere agli attacchi combinati di Stregoni come Maki Zen’in, Toge Inumaki, Megumi Fushiguro, Noritoshi Kamo, Yuji Itadori e Aoi Todo.
2: i vulcani e gli altri disastri naturali legati al fuoco
Insieme a Mahito, Jogo è lo Spirito Maledetto che si espone maggiormente prima e durante l’Incidente di Shibuya. Nato dalla paura umana del fuoco e dei vulcani, Jogo è mosso dalla forte convinzione che le Maledizioni debbano governare il pianeta, e non gli esseri umani – sebbene Sukuna nel loro incontro ci lasci intendere che Jogo in realtà desideri essere un umano, in un certo senso.
Basso e tendenzialmente curvo, con una caratteristica testa “a forma di vulcano”, un unico occhio da ciclope e denti neri, Jogo ha l’aspetto di un individuo anziano, con bastone e scialle. Ma riesce a rappresentare un avversario temibile per gli Stregoni di Jujutsu Kaisen. La sua Energia Maledetta è notevole anche per una Maledizione di Grado Speciale, superando agevolmente quella di Hanami sebbene gli manchi la sua resistenza fisica.
La sua principale caratteristica è l’orgoglio. Jogo è orgoglioso di possedere intelletto e un nome, più un potere che può tenere testa ad alcuni fra i più potenti personaggi di Jujutsu Kaisen. Questo eccesso di sicurezza purtroppo lo ha solo danneggiato, portandolo alla sconfitta prima contro Gojo e poi contro Yuji controllato da Sukuna. Come Dagon e Hanami, ha anche un grande rispetto per i propri compagni. Tenta di vendicare Dagon e, dopo essere stato ucciso da Sukuna, si augura di ritrovare i propri amici dall’“altra parte”.
1: la paura dell’uomo
Molto meno sentimentale di Jogo e Dagon, Mahito rappresenta senza dubbio una delle maggiori minacce del mondo di Jujutsu Kaisen. Condivide il desiderio di Jogo di sostituire l’umanità con le Maledizioni, il che potrebbe essere considerato ironico dato che nasce dalla paura dell’uomo per sé stesso.
Fra tutti i membri del suo gruppo, Mahito è quello maggiormente umanoide avendo l’aspetto di un uomo dai capelli lunghi con il corpo deturpato da numerose cicatrici. Ha un carattere immaturo e sadico, ma di indole giocosa con punte di notevole indifferenza per la vita. È devoto alla sua causa, credendo che far rivivere Sukuna sia più importante del suo stesso benessere. A differenza del suo alleato Jogo, che è molto irascibile e arrogante, Mahito è generalmente calmo tranne quando si eccita, ad esempio durante il combattimento mortale con Mechamaru.
Grazie alle proprie origini, così fortemente legate a quanto di peggio l’uomo può fare a sé stesso, Mahito è estremamente abile nell’interagire e nel manipolare gli esseri umani, utilizzando con efficacia il loro odio, il loro dolore e le loro insicurezze per spingerli ad agire come desidera (come possiamo vedere nel corso del lungo episodio legato a Junpei).
Come ci si può aspettare da una Maledizione che nasce da una paura così intensa e viscerale, il suo potere è forse il più terrificante e versatile visto sinora in Jujutsu Kaisen: Idle Trasfiguration gli conferisce la capacità di rimodellare le anime permettendogli di sfigurare il corpo delle sue vittime e di controllare gli umani trasfigurati a piacimento, curare le proprie ferite, trasformare le sue appendici in armi e una varietà illimitata di altre possibili trasformazioni.
Mahito può persino creare un proprio clone che può usare Idle Trasfiguration su sé stesso, ma non sugli altri. L’Espansione del Dominio di Mahito, Self-Embodiment of Perfection, crea un ambiente in cui è automaticamente connesso con le anime di chiunque sia al suo interno ed è in grado di trasfigurarle a piacimento.
Ciò che lo rende pericolosissimo, oltre alle proprie tecniche e a una grandissima capacità di pianificazione strategica, è anche la propria tendenza all’evoluzione, che si esprime durante goni combattimento in cui è coinvolto. La sua velocità di crescita è tale che, lasciato evolvere, potrebbe diventare il personaggio più potente del mondo di Jujutsu Kaisen. Il suo nome significa letteralmente “vera persona”, e dice molto dell’idea che Gege Akutami ha dell’umanità.