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Agatha Christie: Murder on the Orient Express, La Recensione – Poirot ai tempi dello smartphone

Cosa succede se si cerca di trasformare il racconto giallo più celebre della storia in un videogioco? Agatha Christie: Murder on the Orient Express, punta a farcelo scoprire. Il titolo Microids non ha certo bisogno di spiegazioni in merito al racconto che lo ha ispirato: stiamo probabilmente parlando non solo del giallo, ma di uno dei romanzi brevi più popolari della storia.

Traslare un’avventura così ben radicata nell’immaginario collettivo in un’esperienza di tutt’altro tipo di interattività, rispetto a quella che è solita offrirci un giallo di Agatha Christie, è un’impresa molto più ardua di quanto non possa sembrare: in questa recensione scopriremo i punti forti e i punti deboli di un progetto che non si tinge solo di… giallo.

Agatha Christie

C’è veramente bisogno di parlare della trama? Sì.

Come di consueto, iniziamo la nostra analisi concentrandoci sulla trama del titolo che, in questo gioco più che in molti altri, ha un ruolo fondamentale. Coloro che hanno letto il romanzo di Agatha Christie “Assassinio sull’Orient Express” troveranno familiarità non solo con nomi e fatti, ma anche con dialoghi ripresi usando direttamente le parole della nostra giallista preferita. Nonostante il gioco non sia ambientato nei primi anni del ‘900, come vuole il romanzo, ma nel nostro 2023, le differenze in merito allo svolgimento della trama saranno pressoché assenti.

Per coloro che non hanno letto il racconto, facciamo un breve riassunto (spoiler free). Il protagonista della vicenda è il noto investigatore belga Hercule Poirot che, a causa di un’urgenza, è costretto a rientrare rapidamente a Londra nel bel mezzo del suo soggiorno a Istanbul. Sarà nel suo albergo in Turchia che incontrerà l’amico Bouc, direttore della compagnia ferroviaria locale, che gli troverà un posto d’onore sull’Orient Express, un lussuoso treno che, proprio in quei giorni, compie un viaggio per inaugurare i 140 anni di attività del mezzo.

Orient Express

Il treno, che risulta essere pressoché sold-out, ospita personalità di ogni nazione, età e classe sociale, che sottolineiamo essere ben caratterizzati e adattati in maniera tutt’altro che fuori luogo al contesto moderno. Non tutti i personaggi, però, ispirano fiducia in Poirot. Tra questi, il più inquietante è sicuramente il signor Ratchett, un ricco americano anziano e piuttosto burbero che confessa all’investigatore di essere perseguitato da qualcuno interessato ad ucciderlo. Quelle che sembravano semplici paranoie del ricco imprenditore diventano spaventose realtà nel momento in cui viene rinvenuto il suo cadavere, adagiato sul letto della sua cabina e ricoperto da capo a piedi di coltellate.

Il treno è fermo a causa di una nevicata e risulta impossibile contattare soccorsi e forze dell’ordine: spetta quindi al nostro protagonista, complice la sua grande fama di detective, scoprire chi ha ucciso il misterioso signor Ratchett. Ben presto, si scoprirà che, ad uccidere l’uomo, deve essere per forza una persona ancora presente sul treno, quindi uno dei numerosi passeggeri dell’Orient Express.

Dopo le prime ore di gioco scopriremo, però, che Microids ha usato anche un po’ di farina del proprio sacco, introducendo un punto di vista del tutto inedito: quello della detective di polizia Joanna Locke. Oltre ad impersonare Poirot, vi saranno delle scene che ci vedranno nei panni dell’americana: la storia della giovane donna, ambientata tra il 2019 e il 2023, ci permetterà di capire alcuni aspetti che il romanzo originale non approfondiva, facendo venire alla luce in modo più vivo che mai il segreto di Ratchett, che scopriremo avere ottime ragioni di temere per la propria vita.

Orient Express Interni

Il gameplay: avventura grafica o romanzo interattivo?

Non ci soffermeremo ulteriormente sulla trama di Agatha Christie: Murder on the Orient Express, ma analizzeremo il modo in cui quest’ultima viene portata avanti dal gioco. Controlliamo il nostro Poirot (e Joanna) in terza persona, muovendoci tra le varie sezioni del mondo di gioco: per avanzare nella trama dovremo compiere una discreta varietà di azioni.

In alcuni casi, dovremo interrogare i personaggi, cercando di capire quanto vi sia di vero dietro le loro parole, in altri dovremo far interagire tra loro i diversi oggetti di uno scenario per ottenere nuove informazioni e, saltuariamente, dovremo risolvere dei semplici enigmi. In ogni caso, gran parte dell’avanzamento nella trama di Agatha Christie: Murder on Orient Express avrà luogo nella nostra testa.

Orient Express

Confrontare gli indizi, ricostruire scene, approfondire le caratteristiche degli indiziati e fare deduzioni logiche: tutto questo trasforma quello che, nel romanzo, altro non era che un ragionamento a noi praticamente sottinteso in un momento di interazione. Che poi questa interazione diverta o soddisfi l’utente è, purtroppo, un’altra storia.

Ogni aspetto del gameplay ci è risultato eccessivamente semplice e poco stimolante, a partire dagli enigmi al limite del banale (e comunque accompagnati da indizi che possono essere sbloccati in maniera del tutto gratuita), fino alle deduzioni e ai collegamenti, che necessitano solamente di una minima attenzione nella lettura dei dialoghi per essere completati: abbiamo rinvenuto la mancanza di quella sensazione di trovarsi di fronte a un ostacolo insormontabile, elemento invece assai presente nell’opera originale.

Siamo insomma ben lontani non solo dalle avventure punta & clicca nello stile, per non uscire dal mondo Microids, dei primi Syberia, ma anche da un tipo di avventura grafica investigativo nel segno della serie Level 5 del Professor Layton. Agatha Christie: Murder on the Orient Express risulta essere alla stregua di un film interattivo, adagiandosi sugli allori per quanto riguarda il gameplay in quanto forte di una trama semplicemente leggendaria.

Orient Express

Grafica e scelte tecniche: il labile confine tra stile vintage e…

Sotto un punto di vista prettamente tecnico il gioco è vecchio. Non vogliamo girarci attorno. Nonostante si intraveda una discreta attenzione nei confronti dei volti e dell’espressività dei personaggi, è inutile non considerare l’arcaica vuotezza delle ambientazioni e la legnosità delle animazioni, che risultano essere veramente di un’altra epoca videoludica.

Da menzionare invece in maniera positiva il lavoro nella cabina di doppiaggio: tutti i personaggi sono doppiati in inglese, riprendendo con cura accenti e toni che sembrano volersi rifare direttamente a quell’immagine mentale che tutti ci siamo fatti leggendo per la prima volta il libro. Un altro punto che non ci ha convinti è invece la gestione della telecamera: soprattutto negli spazi stretti (come l’interno delle cabine che ci troveremo ad ispezionare), abbiamo notato come quest’ultima giochi spesso a sfavore della necessità del giocatore di osservare la scena, con la testa di Poirot che spesso occupa gran parte dello schermo.

orient express

Agatha Christie: Murder on the Orient Express in conclusione…

Affermare che Microids abbia solamente “sfruttato” l’incredibile fama del racconto di Agatha Christie sarebbe un errore: il gioco cerca di fornire un’esperienza diversa e, per certi versi, ci riesce, basti vedere l’ottima introduzione della vicenda di Joanna per capire quanto lavoro nel segno del rispetto unito ad innovazione ci sia stato dietro la struttura della narrazione.

Si ergono però in maniera evidente gli inspiegabili limiti tecnici e d’interazione: troppa semplicità, completa mancanza di sfida, forse dovuta ad una mancanza di coraggio da parte della software house. Un racconto di tale portata poteva certamente essere adattato in un videogioco più sfidante e stimolante ma, con Murder on the Orient Express, a mancare è stata proprio questa volontà.

recensione

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Agatha Christie: Murder on the Orient Express

Voto: - 6.5

6.5

/10

Agatha Christie: Murder on the Orient Express è un'avventura ad enigmi sviluppata ed edita da Microids

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Sara Pandolfi

Sara Pandolfi

Classe 2004, ma il mio gioco preferito è più vecchio di me. Mi trovate in giro per le strade con uno scudo Hylia sulle spalle e questo dovrebbe già spiegarvi molte cose

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