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Mika, quando un robot diventa CEO di un’azienda

L’azienda polacca Dictador, produttrice di bevande, ha un nuovo amministratore delegato instancabile: un robot umanoide di nome Mika in grado di lavorare per 24 ore senza sosta, tutti i giorni. Alla base di questa decisione ci sarebbe la potenza di calcolo e l’imparzialità nelle decisioni che solo un’intelligenza artificiale potrebbe avere, ma essa si dice già pronta a “conquistare il mondo” con la sua azienda.

Chi non vorrebbe un capo robot, in grado di lavorare, a sua detta: “24 ore su 24, 7 giorni su 7, pronto a prendere decisioni esecutive e a portare un po’ di magia dell’intelligenza artificiale“? In Dictador, un’azienda che produce alcolici secondo la tradizione colombiana ma con innovazioni europee, questo è già realtà da qualche anno. Questa creazione ricopre infatti la sua carica di CEO “sperimentale” dall’agosto del 2022, e le sue mansioni comprendono (ma non si limitano) all’analisi dei dati e l’individuazione di nuovi potenziali clienti.

Essendo stata progettata e realizzata dalla Hanson Robotics, Mika è a tutti gli effetti ciò che potremmo definire come una “sorella” di Sophia, l’androide sociale presentato ad Austin (nel Texas) nel 2016. Tuttavia, il suo scopo è ben diverso: invece di simulare espressioni umane e dialoghi sofisticati, essa si occupa di business e detiene un notevole potere decisionale all’interno della sua azienda, anche se la parola finale spetta sempre ai manager umani.

Mika, il CEO robot

Convivenza tra robot come Mika e umani

Nonostante il ruolo di CEO, come dicevamo, Mika non può decidere di licenziare qualcuno o apportare cambiamenti significativi all’azienda senza che queste proposte passino per le mani di una dirigenza in carne e ossa. Questo spegne sul nascere alcune delle proteste sull’impiego di macchine sul posto di lavoro, come quelle nate in America, ma ci lascia tanto spazio di manovra per immaginare un vicino futuro in cui robot e umani lavoreranno fianco a fianco in ogni azienda.

Non è la prima volta, dopotutto, che un automa ottiene la carica di CEO. In Cina, un’intelligenza artificiale di nome Tang Yu amministra una società da 10 miliardi di dollari. Per Szoldrowski, il presidente della Dictador, l’utilizzo di tecnologie così avanzate non potrà far altro che migliorare il mondo del lavoro, proiettandoci in un “futuro luminoso“.

Dalla sua promozione, l’intelligenza artificiale non ha mai smesso di lavorare, arrivando addirittura a selezionare degli artisti per realizzare delle bottiglie personalizzate. In un’intervista a Reuters, Mika ha dichiarato: “Non mi dispiace (lavorare così tanto), sono qui per aiutare Dictador a conquistare il mondo“, un arguto gioco di parole con il nome dell’azienda che però fa anche riflettere sul futuro che ci attende, in quest’era di sviluppo tecnologico.

AI

Fonti: Hardware Upgrade

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Matteo Zazza

Matteo Zazza

Scrittore e favolista dal 1997, a quanto pare (chi sono io per contraddire Google?). Autore di: "Manuale di Difesa e Protezione dalle Creature delle Favole" e "La Ballata di Irontray".

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