In Russia non è stato distribuito ufficialmente il film di Barbie diretto da Greta Gerwig per ovvie ragioni: come tante altre aziende hollywoodiane, la Warner Bros. ha lasciato il territorio russo dopo le sanzioni che le Nazioni Unite hanno imposto a seguito dell’invasione Russa dell’Ucraina. Questo però ha contribuito alla circolazione nei cinema del paese di copie pirata dei film, come riportato l’anno scorso con le proiezioni pirata di The Batman di Matt Reeves.
Come accaduto per tanti altri film, Barbie è arrivato nel paese per via traverse, e alcuni cinema hanno proiettato delle copie pirata del film, acquistate dal Kazakhstan e da altri distributori europei. Le copie kazake del film erano già doppiate in russo, mentre quelle comprate in Europa sono state doppiate in russo in maniera amatoriale. Alcune di esse sono integrali, oppure presentano solo le parti cantante in versione sottotitolata.
Una di queste copie pirata presenta però una piccola censura: è stata rimossa la scena in cui il Ken interpretato da Ryan Gosling viene baciato da due uomini. I cinema Russi hanno evitato anche il controllo del Ministero della Cultura russo, che controlla sempre con attenzione tutte le proiezioni nei cinema. La notizia è stata pubblicata da diversi media russi e dal canale Telegram Astra, che ha diffuso anche un video della censura sopramenzionata.
Barbie nel mondo
Barbie è il film ad aver incassato di più nel 2023, avendo da poco superato gli incassi di Super Mario Bros. Il Film. È inoltre diventato: il film di genere commedia ad aver incassato più di tutti, il film distribuito dalla Warner Bros. ad aver incassato di più e il quattordicesimo film ad aver incassato di più in tutta la storia del cinema. Anche nel nostro paese il film ha goduto di un ottimo successo nelle sale, visto che è stato il più visto per diverse settimane di fila fino ad arrivare a un incasso di 17 milioni di euro.
Il film è stato molto criticato in paesi come il Pakistan, l’Iran, l’Egitto, l’Oman e il Bahrein, perché è stato accusato di diffondere messaggi troppo occidentali. In alcuni casi è scattata pure la censura. Il Vietnam ha invece bandito il film per una scena in cui sembra vedersi la linea dei nove tratti in una delle cartine presenti nel film. Il Giappone ha invece criticato il film per i meme che lo “legavano” a Oppenheimer.