Bleach è l’opera più importante della carriera di Tite Kubo, inizialmente nata come manga pubblicato su Weekly Shonen Jump (anche se non è stato facile all’inizio ricevere l’approvazione degli editori), dal 2001 al 2016. Per molto tempo, è stata una colonna portante della rivista: assieme a Naruto e One Piece, componeva il cosiddetto gruppo dei Big Three, i tre migliori shonen del momento e che tante fortune hanno portato a Weekly Shonen Jump.
Dal manga di Bleach è stato ricavato un adattamento animato di grande successo, con un primo, grande “cour” durato dal 2004 al 2012; dopo quella data però, per molti anni non si seppero più notizie sul proseguimento dell’anime. Ma nel corso del 2020, era stato annunciato che Bleach sarebbe tornato con l’arco della Guerra Millenaria, l’ultima saga rimasta da animare: grazie ad animazioni pregevoli e la costante supervisione di Tite Kubo (che considera l’anime come director’s cut dell’equivalente del manga), Bleach: Thousand Year Blood War è tra le serie più in voga del momento, anche doppiata in italiano!
Dell’opera di Tite Kubo sono stati poi ricavati altri adattamenti, come film, giochi, speciali, manga riassuntivi e light novel. Tra le più importanti abbiamo WE DO knot ALWAYS LOVE YOU, di Makoto Matsubara, ambientato appena dopo la sconfitta di Yhwach e che si focalizza sul rapporto tra Rukia Kuchiki e Renji Abarai, e Can’t Fear Your Own World, di Ryohgo Narita, sempre ambientato dopo la sconfitta di Yhwach e con protagonista il Luogotenente della 9a Divisione, Shuhei Hisagi. Ma chi ha deciso i contenuti delle due novel? Ne parla Tite Kubo sul suo sito personale Klub Outside.
L’indipendenza degli autori
Nel Question and Answers 28 (tradotto amatorialmente), viene chiesto quanto Tite Kubo abbia deciso il contenuto effettivo delle novel, siccome Tite Kubo per WE DO knot ALWAYS LOVE YOU viene accreditato come illustratore e per Can’t Fear Your Own World come consigliere di Ryohgo Narita.
Tite Kubo afferma che lui ha dato l’idea e la lore del racconto ai due scrittori, ma sono stati Narita e Matsubara a esporla e a rappresentarla secondo la loro sensibilità artistica, e che spesso si consultavano con lui quando non capivano alcuni passaggi e dettagli.