La memoria di archiviazione dei dispositivi elettronici, inclusi quelli basati su Android, è in continua crescita, e anche il modello di smartphone di fascia più bassa approda ormai sul mercato con un minimo di 64 GB di memoria. Un incremento chiaramente obbligato dalle dimensioni sempre più ingombranti dei sistemi operativi ma anche richiesto dall’utenza al fine di archiviare con maggior comodità i propri file personali.
Tuttavia, stando a quanto riportato dall’esperto informatico Mishaal Rahman, Android 14 sarebbe incapace di calcolare in maniera appropriata lo spazio occupato dai file salvati nella memoria di archiviazione, considerando qualsiasi file non appartenente alle categorie di default come file di sistema, rischiando quindi di confondere l’utenza e creare problemi nella gestione del dispositivo.
Android non distingue un file qualsiasi da un file di sistema
Al fine di testare in maniera approfondita questa limitazione di Android, Mishaal Rahman ha eseguito una serie di comandi nella shell, creando un file delle dimensioni di 3 GB all’interno del percorso /data/media/0 storage e notando come lo spazio occupato dal sistema sia aumentato improvvisamente proprio di 3 GB.
Qualsiasi versione di Android potrebbe essere afflitta da questo bug
Rahman ha sostanzialmente dimostrato come le dimensioni di qualsiasi file che non riesca a essere categorizzato da Android come video, audio, immagini, documenti, file nel cestino o giochi, vengano considerate come spazio occupato dal sistema operativo, andando a riportare un’analisi della memoria errata.
Secondo l’esperto informatico, considerando che altre app di Google utilizzando attualmente lo stesso criterio fallato di calcolo della memoria, moltissime versioni di Android potrebbero presentare il medesimo problema, fatta eccezione per quelle dei dispositivi Samsung, graziati da una correzione al codice arrivata con l’ultimo aggiornamento di One UI 6, un fix che non potrà che rendere felici i possessori di uno smartphone di successo come il Galaxy S23.
Il calcolo della memoria è anche un problema di marketing
Oltre ad aver notato il bug appena descritto, Rahman ha evidenziato come spesso e volentieri l’utenza sia completamente fuorviata dalla marketing utilizzato dai produttori al fine di promuovere la vendita dei dispositivi, una tecnica “ingannevole” di comunicazione che vede la memoria essere conteggiata in GB (gigabyte, 10003 byte) mentre praticamente tutti gli OS calcolano la memoria sfruttando i “meno comuni” GiB (gibibytes, 10243 byte), con il risultato che smartphone alla mano 1 GB equivale in realtà a 0,93 GiB e lo spazio disponibile è magicamente meno di quanto si pensi.